Genova. “C’è ancora un’alta conflittualità delle imprese ma il nuovo codice ha posto dei limiti, per esempio ha individuato delle responsabilità in caso di una impresa non proprio commendevole”. Lo ha detto il presidente del Tar della Liguria Giuseppe Caruso nel corso dell’inaugurazione dell’anno giudiziario.
“La diga è la dimostrazione dell’applicazione delle nuove regole introdotte dal codice. Noi abbiamo annullato l’appalto che è però rimasto in capo all’impresa scelta dall’amministrazione perché il legislatore ha individuato l’interesse prevalente nella velocità di realizzazione dell’opera. L’amministrazione non ha bene operato sulla valutazione dei titoli in capo all’impresa scelta ma siccome nel corso della causa era stato fatto contratto allora è rimasta a loro. Poi ci sarà una eventuale spettanza di un risarcimento”. Per il presidente “l’aspetto importante è che questa causa è finita in pochi mesi”. “Ma se decidiamo che ci sia controllo legittimità e poi il giudice te lo assicura in pochi mesi allora lamentarsi poi che c’è stato il controllo è come come se uno dicesse ‘voglio guarire senza andare in ospedale'” ha aggiunto Caruso.
Sulla diga è intervenuto anche il sindaco Marco Bucci che l’ha definita “il piano Marshall”. E poi ha aggiunto: “i cittadini vogliono essere difesi dal Tar ma anche l’amministrazione vuole essere difesa da quei cittadini che usano il Tar per rallentare i progetti”. Per quanto riguarda le grandi opere Caruso ha sottolineato come “esistono le infiltrazioni mafiose, arrivano segnali soprattutto in certi territori della Regione”.