Genova. Hanno attraversato ripetutamente le strisce pedonali, creando forti rallentamenti al traffico per circa mezz’ora. È il flash mob messo in atto questo pomeriggio dai residenti di Cornigliano per denunciare la mancanza di sicurezza nella strada principale della delegazione che, nonostante la riqualificazione, continua ad essere teatro di incidenti a volte mortali, come quello in cui ha perso la vita Mercedes Maria Moran Huayamave, 51enne travolta da un tir su un attraversamento.
“Non ci interessa abbellire la strada, prima di tutto viene la sicurezza – tuona Crocifissa Capizzi, storica rappresentante di Cornigliano -. I passaggi pedonali sono disastrosi, sia per gli automobilisti che per i pedoni. Molti sono caduti attraversando. Poi ci sono auto e moto che sfrecciano e non rispettano il limite dei 30 km/h. Ancora oggi c’è stato un incidente alla rotatoria tra un’auto e la Croce Bianca. Via Cornigliano è un pericolo in tutti i sensi”.
Sotto accusa sono finiti proprio i nuovi attraversamenti pedonali, realizzati con mattonelle che dovevano renderli più visibili. Una soluzione che invece si è rivelata deleteria, perché i mezzi pesanti (tra cui gli autobus, che continueranno a passare col progetto degli assi di forza) le hanno divelte rendendo il passaggio ancora più rischioso. A giorni dovrebbero partire i lavori per sostituirli con asfalto rosso.
Nonostante l’ordinanza che impone il divieto di transito h24, i tir continuano a passare in via Cornigliano anziché in via Guido Rossa, suscitando l’inquietudine e la rabbia degli abitanti. Nel mirino la segnaletica considerata carente, ma anche le continue autorizzazioni in deroga rilasciate dal Comune a causa dei lavori sulla viabilità di sponda. Prima il provvedimento – formulato in maniera specifica per autoarticolati, autotreni e mezzi adibiti al trasporto di container – era valido dalle 9.00 alle 17.00. A chiederne con forza l’ampliamento era stato all’unanimità il Consiglio municipale del Medio Ponente.
Ma le criticità non riguardano solo la sicurezza. Da mesi i cittadini di Cornigliano denunciano il pessimo stato delle aiuole che avrebbero dovuto abbellire la via, danneggiate anche dai mezzi in sosta vietata. Le modifiche realizzate finora non convincono: “Quelle di prima erano delle latrine – prosegue Capizzi -. Questi vasconi, che diventeranno un immondezzaio, sono pericolosi anche sul lato del marciapiede, anche per i ciclisti. E occupano ulteriore spazio per i pedoni: oggi una mamma con un passeggino gemellare non riusciva a passare ed è stata costretta a scendere in mezzo alla strada. Sono lavori fatti malissimo, con un materiale indecente: 6 milioni buttati via così. E noi ci chiediamo: chi ha sorvegliato quest’opera? È uno spreco di soldi pubblici”.
Alla protesta hanno aderito diversi comitati e associazioni di Cornigliano e del Ponente cittadino, ma anche il Civ, Auser e Arci e le Donne di Cornigliano. Presente anche Angelo Spanò di Europa Verde. Dopo il flash mob si è tenuto un incontro ai giardini Melis per discutere degli altri problemi del quartiere, tra cui piazza Massena, villa Serra, l’ex mercato e le aree di Villa Bombrini.