Cogorno. Il Comune di Cogorno ha partecipato al bando per le rievocazioni storiche promosso dal ministero della Cultura. Al centro della proposta l’Addio do Fantin del 13 agosto e le iniziative collegate: da Medioevo nel Borgo (12 agosto) alla Festa dei Perdoni e Perdonetti/Annuncio delle Grida che si svolge la seconda domenica di settembre. Eventi che vedono protagonisti i gruppi storici Le Gratie d’Amore e Sestieri di Lavagna.
Punti di forza il collegamento con la Torta dei Fieschi del 14 agosto a Lavagna, la riscoperta delle tradizioni medievali dei Fieschi legate al complesso monumentale di San Salvatore voluto dai papi Fieschi, lo spunto, a metà tra storia e leggenda, del banchetto di addio al celibato del conte Opizzo Fiesco e, da ultimo, il riconoscimento della rievocazione da parte dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale del Ministero della Cultura.
A questi ingredienti, da sempre la chiave del successo della rievocazione, si aggiungono quest’anno due “finestre” storiche, due salti temporali che ci portano agli inizi e alla metà del Cinquecento.
Inaugurata a dicembre, prosegue nel museo dei Fieschi la mostra di testi d’epoca e immagini sulla Congiura di Gian Luigi Fieschi il Giovane del 1547. Promossa dal Comune di Cogorno e dall’Istituto di Studi sui Conti di Lavagna, vuole anche ricordare i 500 anni dalla nascita da Gian Luigi e offrire una finestra originale su un episodio della storia genovese che ebbe importanti ripercussioni a livello internazionale, con il coinvolgimento dell’imperatore Carlo V e, nei secoli seguenti, divenne il soggetto di saggi storici, opere letterarie e teatrali (tra tutte la Congiura del Fiesco di Friedrich Schiller), riduzioni cinematografiche.
Il 2024 è anche l’anno della riscoperta delle radici italiane nel mondo. E (grande anticipazione) accanto ai progetti che il Comune di Cogorno sta attivando per ricollegarsi ai suoi cittadini emigrati nei vari continenti, c’è il recupero – nel contesto dell’Addio do Fantin – di un personaggio chiave dell’epopea dei Fieschi a cavallo tra Medioevo ed Età Moderna: Bartolomeo Fieschi “delle Indie”, amico di Cristoforo Colombo. Personaggio che verrà portato in scena, ricostruito e “indagato” alla luce dei suoi legami con il territorio e della sua partecipazione all’epopea di Colombo.