Campo Ligure. È uscita dal bagno e si è ritrovata davanti due sconosciuti che si erano appena introdotti in casa per rubare. Succede a Campo Ligure, piccolo e pittoresco borgo dell’entroterra genovese, e la vittima è una donna di quasi novant’anni che non è rimasta fortunatamente ferita.
I fatti risalgono al pomeriggio di martedì. I ladri sono entrati nell’appartamento forse inconsapevoli della presenza dell’anziana proprietaria e hanno iniziato a girare per le stanze, sino a quando non se la sono ritrovata di fronte, uscita dal bagno. A quel punto la donna ha preso il telefono per chiamare aiuto, e i due l’hanno bloccata per il tempo necessario ad aprire cassetti e armadi. Alla fine hanno rinunciato e sono fuggiti senza portare via nulla.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Arenzano, che hanno avviato le indagini. La donna, sotto choc ma incolume, ha riferito quanto accaduto e fornito una descrizione dei ladri, ma le ricerche nei dintorni non hanno dato esito. E l’accaduto rinfocola le polemiche sulla sicurezza in Valle Stura, soprattutto perché quanto accaduto a Campo Ligure ha seguito di pochi giorni un altro episodio preoccupante, una rapina in un supermercato nella vicina Rossiglione: alcuni uomini armati di coltello hanno fatto irruzione nel punto vendita domenica mattina e hanno minacciato i dipendenti, fuggendo con l’incasso.
Il problema è legato principalmente al presidio del territorio. Come spiegato dalla sindaca di Rossiglione, Katia Piccardo, sul territorio è presente una caserma a Campo Ligure e una a Rossiglione, con 12 carabinieri divisi in entrambe sulla base di turni prestabiliti e la Compagnia di Arenzano a svolgere attività di coordinamento. Se i militari sono impegnati in altri servizi, la “palla” passa proprio ad Arenzano, con tutte le conseguenze del caso in termini di tempi di intervento.
“Torneremo a interessare la Compagnia di Arenzano affinché i carabinieri delle caserme locali non siano distolti in attività al di fuori del territorio di appartenenza, in particolare nei festivi – ha detto Piccardo – La criminalità sta incalzando e occorre aumentare controlli e monitoraggi per rendere più efficace la repressione di questi preoccupanti episodi su cui gli inquirenti sono già al lavoro”. Una preoccupazione condivisa dagli abitanti dei borghi dell’entroterra, che oltre a fare i conti con l’isolamento legato ai disagi in autostrada si sentono sempre meno sicuri, tanto da avanzare l’ipotesi, sui gruppi social, di organizzare ronde per presidiare il territorio in autonomia.