Genova. Aveva 42 anni ad abitava con il cugino a Sampierdarena l’operaio morto questa mattina sulla A12 dopo essere stato travolto da diverse auto. Basar Shames, originario del Bangladesh, era residente a Roma ma viveva da tempo nel capoluogo ligure da dove ogni giorno faceva la spola con Riva Trigoso dove lavorava, come tanti connazionali nello stabilimento di Fincantieri.
Erano in 9 stamattina gli operai sul furgone che per qualche ragione ha sbandato e carambolato nel tratto tra Rapallo e Chiavari al chilometro 37. L’autista è rimasto illeso ma gli altri forse per lo choc dell’incidente o perché temevano che il mezzo, fortemente danneggiato, magari potesse incendiarsi, sono scesi e sono stati travolti dalle auto di passaggio.
In particolare Shames sarebbe stato colpito in pieno e dilaniato da diverse auto. Il sostituto procuratore Stefano Puppo ha aperto un fascicolo per omicidio stradale e lesioni stradali. Gli autisti delle 10 auto coinvolte sono stati tutti sottoposti al test alcolemico e sono risultati negativi: erano tutte persone che come gli operai stavano alle 6.30 di stamani andando al lavoro, ma la velocità delle auto sulla carreggiata autostradale ha impedito di evitare l’impatto devastante sul 42enne e su altri due operai che sono in rianimazione all’ospedale San Martino di Genova e dovranno subire interventi chirurgici.
La polizia stradale, coordinata dalla dirigente Paola Zappavigna, sta conducendo le indagini. Sono state acquisite le telecamere di Aspi che hanno ripreso l’impatto per tentare di ricostruire l’esatta sequenza dell’investimento. Al momento diverse delle vetture coinvolte sono state sequestrate. Non sarà invece disposta l’autopsia sul corpo del 42enne, purtroppo del tutto inutile viste le condizioni in cui è stato rinvenuto.
Il tratto chiuso all’alba dopo il tragico impatto è stato riaperto solo intorno alle 12.