Genova. La sera del 5 maggio 1860, fu l’unica donna a partire con i Mille. Per questo, e per il suo ruolo attivo nel processo di unificazione del Paese, Rose Montmasson, eroina del Risorgimento, merita di essere ricordata dalla toponomastica genovese. L’idea è di intitolare a Rose Montmasson la nuova rampa che collega piazza Egisto Sivelli a via Giovanni Acerbi, a poche decine di metri dallo scoglio di Quarto.
La proposta di intitolazione è dell’assessore alle Pari opportunità del municipio Levante, Patrizia Arrighetti, eletta con la lista Vince Genova. La deliberazione municipale sarà poi portata all’attenzione dell’amministrazione comunale per l’approvazione definitiva.
Montmasson è stata citata da Giorgia Meloni nel suo discorso di insediamento al governo. “Donne che hanno osato, per impeto, per ragione, o per amore (…) come Rosalie, testarda al punto da partire con i Mille che fecero l’Italia”. Le donne come Rose Montmasson, ha detto Meloni, “hanno costruito con le assi del proprio esempio la scala che oggi consente a me di salire e rompere il pesante tetto di cristallo posto sulle nostre teste”.
Nata a Saint-Jorioz, in Savoia, il 12 gennaio 1823; morta a Roma il 10 novembre 1904; tra 1854 e 1875 moglie di Francesco Crispi; si ribellò al marito che non la voleva in partenza con i Mille. Garibaldi, al contrario, nonostante avesse stabilito che non ci fossero madri, mogli e sorelle nella spedizione, alla fine acconsentì.
Soprannominata, “l’angelo di Calatafimi”, per la dedizione con cui si occupò dei feriti. Quasi leggendari i racconti che la ricordano stracciarsi le vesti per farne bende. Nel 2007 è stata tra i personaggi dello sceneggiato Rai “Eravamo solo mille”, interpretata da Marina Giulia Cavalli, e che, senza molto rispetto della verità storica, la mise in scena come una sorta di Lady Oscar. Nel 2018 è uscito invece il romanzo La ragazza di Marsiglia, di Maria Attanasio, per Sellerio Editore (la foto dell’articolo è la suggestiva immagine scelta per la copertina).