Busalla. Il 30 gennaio, attorno alle 12, verrà effettuato un nuovo test del sistema il nuovo sistema di allertamento nazionale della Protezione civile IT-alert. In questo caso si tratterà di un’esercitazione limitata a un punto specifico, un’area di circa 2 km di raggio attorno allo stabilimento industriale Iplom di Busalla.
“In tutta Italia proseguono le esercitazioni per rendere sempre più performante e funzionale questo strumento – spiega l’assessore alla Protezione civile Giacomo Giampedrone – in questo caso il test sarà dedicato a una situazione specifica, uno stabilimento industriale in cui, in caso di incidente, si potrebbero verificare eventi che potrebbero impattare anche al di fuori dello stabilimento stesso. Il test è stato organizzato in collaborazione con tutte i soggetti interessati, a partire dalla stessa Iplom, assieme a Comune di Busalla, Protezione civile, vigili del fuoco e 112. Come nel caso dei precedenti test di IT-alert, chiunque sarà presente nell’area al momento dell’invio del messaggio lo riceverà, anche chi dovesse transitare sulla A7 o sulla linea ferroviaria”.
IT- alert è lo strumento di allarme pubblico per l’informazione diretta alla popolazione che, una volta entrato in funzione, diramerà ai telefoni cellulari presenti in una determinata area geografica messaggi utili in caso di gravi emergenze o catastrofi imminenti o in corso, in particolare su 6 eventi di competenza del Servizio nazionale di Protezione civile: maremoto (generato da un terremoto), collasso di una grande diga, attività vulcanica (per i vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli), incidenti nucleari o emergenze radiologiche, incidenti rilevanti in stabilimenti industriali o precipitazioni intense.
Il sistema IT-alert non sostituirà le modalità di informazione e comunicazione già in uso a livello regionale e locale, ma andrà a integrarle. Ogni dispositivo mobile connesso alle reti degli operatori di telefonia può ricevere un messaggio “IT-alert”: non è necessario iscriversi né scaricare nessuna applicazione, e il servizio è anonimo e gratuito per gli utenti. Attraverso la tecnologia cell-broadcast i messaggi IT-alert possono essere inviati a un gruppo di celle telefoniche geograficamente vicine, delimitando un’area il più possibile corrispondente a quella interessata dall’emergenza.
Quando IT-alter sarà in funzione, potrà accadere che un messaggio indirizzato a un’area possa raggiungere anche utenti che si trovano al di fuori dell’area stessa oppure, in aree senza copertura, può capitare che il messaggio non venga recapitato. La capacità di ricevere i messaggi dipenderà anche dal dispositivo e dalla versione del sistema operativo installata sul cellulare: i test servono proprio a verificare tutte le eventuali criticità per ottimizzare il sistema.
Nessun dato personale di chi riceve il messaggio viene in alcun modo raccolto, archiviato o consultato né dal Dipartimento della Protezione Civile né dall’operatore telefonico di riferimento. I messaggi IT-alert viaggiano infatti attraverso il sistema di cell-broadcast, una tecnologia che consente agli operatori telefonici di inviare messaggi a chiunque si trovi in prossimità dell’area interessata coperta da specifiche celle di trasmissione della rete cellulare di uno specifico territorio. Il sistema è unidirezionale, dall’operatore telefonico al dispositivo.