Genova. “Ribadisco la richiesta di fare qualcosa di concreto per la sicurezza dei cittadini genovesi e dei loro beni”. Giulio Giorgi, cittadino genovese residente nella zona di Dinegro, conclude così la sua lettera alla prefetta.
Ancora una volta, la quarta in due anni, si trova a denunciare il danneggiamento e il tentativo di furto ai danni della sua auto, regolarmente parcheggiata in uno degli stalli del parcheggio di interscambio di via Buozzi.
Una situazione, la sua, condivisa da molti altri utenti dell’area di sosta, regolata da sbarre – poiché a pagamento per chi non sia assegnatario di un posto o in possesso di un abbonamento mensile o annuale Amt – eppure presa regolarmente di mira da ladri e vandali.

“Ancora una volta sono a segnalare la rottura del finestrino della mia auto parcheggiata nello stallo assegnato numero 24 del parcheggio Buozzi-Dinegro – scrive nella lettera inviata alle istituzioni e ai media, allegando varie immagini – per fortuna, non tengo più nulla di valore in auto visto che i parcheggi della zona sono letteralmente coperti di vetri rotti”.
I cittadini della zona hanno provveduto a denunciare i furti e i danneggiamenti ai carabinieri che, però, hanno suggerito di fare pressione affinché nella zona vengano installate telecamere. Con le immagini, secondo le forze dell’ordine, sarà più semplice individuare e perseguire i responsabili. L’unica telecamera nelle vicinanze è un’ottica con visuale a 360 gradi su un palazzo sul lato monte di via Buozzi.
Genova24 ha più volte raccontato la situazione ma negli anni non ci sono stati miglioramenti di sorta. Genova Parcheggi non ha installato un sistema di videosorveglianza adeguato né lo ha fatto il Comune. In effetti, trattandosi di un parcheggio vicino alla zona portuale, potrebbero esserci problemi di competenza ma pare strano che, con le migliaia di telecamere installate in città grazie a recenti fondi ministeriali e investimenti dell’amministrazione, si sia tenuta fuori una zona “storicamente” critica.

Giulio Giorgi e altri residenti sperano, con la lettera alla prefetta Cinzia Torraco, di sbloccare la situazione e avere finalmente una risposta. Potrebbe arrivare, forse, già al termine della prossima riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica fissato per questa settimana.