Genova. Arriverà tra un mese, a valle di uno studio dell’Università di Genova, il verdetto sul contenzioso Amt-Trenitalia deflagrato col pasticcio della gratuità per gli over 70, abilitati per ora a viaggiare sui mezzi dell’azienda genovese ma non sui treni in ambito urbano. È quanto emerso stamattina dal tavolo tecnico in Città metropolitana con le due parti coinvolte e gli enti locali a fare da “mediatori” in una diatriba vecchia di cinque anni.
“Le parti daranno un incarico al Cieli che in un mese consegnerà la relazione che servirà a individuare la soluzione per il pregresso, su cui Amt e Trenitalia non sono d’accordo, e per la questione degli over 70 – ha spiegato l’assessore Matteo Campora al termine dell’incontro -. Tra un mese l’Università di Genova, dopo un approfondimento tecnico-scientifico sui dati, consegnerà un elaborato. Credo sia un elemento importante, un percorso virtuoso in cui due aziende pubbliche, anziché litigare, cercano di trovare una soluzione condivisa”.
L’accordo Amt-Trenitalia per l’integrazione tariffaria è scaduto nel 2018 e da allora non è mai più stato rinnovato. Nonostante questo, visto che l’integrazione ha continuato a operare di fatto, l’azienda ferroviaria ha continuato a emettere fatture per circa 7,5 milioni di euro all’anno arrivando a una cifra di oltre 25 milioni al termine del 2022. Fatture che da via Montaldo non sono mai state pagate, ritenendo che la cifra dovuta non fosse corretta. Lo scontro è rimasto sommerso fino all’inizio del 2024, quando Amt ha varato i nuovi abbonamenti gratuiti (e integrati) per under 14 e over 70: a quel punto è arrivato l’altolà di Trenitalia che ha messo tutti alle strette.
Ma l’assessore assicura che in ogni caso “non sarà un contraccolpo per le casse di Amt: l’azienda ritiene che non sia la cifra corretta e comunque ha sempre tenuto conto dell’esistenza di questa partita. È interesse di tutti definire una questione che va avanti da tempo, ora sarà un soggetto terzo a quantificare le somme”.
Nel frattempo cosa succede? Ad oggi gli over 70 possono usare i mezzi pubblici Amt gratuitamente dopo le 9.30 (fino al 30 aprile basta la carta d’identità, poi bisognerà comunque dotarsi della tessera CityPass fisica o dematerializzata), mentre per salire su un treno dovranno procurarsi un titolo di viaggio valido, ad esempio un biglietto integrato al costo di 2,20 euro. Gli under 14 genovesi, invece, sono coperti dall’accordo Trenitalia-Regione (valido in realtà per tutti gli under 19) che dà diritto a un abbonamento gratuito da usare sulla tratta casa-scuola-casa da chiedere in biglietteria secondo queste modalità. Per poter viaggiare liberamente in treno nei confini del Comune dovranno attendere l’esito positivo della trattativa tra Amt e Trenitalia.
Una volta sanata la contesa sugli arretrati e sbloccata l’impasse sugli over 70, l’obiettivo resta arrivare a un nuovo accordo sull’integrazione tariffaria, che più volte in passato ha rischiato di saltare. Già da tempo Amt voleva ritoccare la cifra di 7,5 milioni all’anno, giudicata eccessiva, mentre dall’altra parte Trenitalia considera quella genovese una partita in perdita. Sullo sfondo ci sono due temi di prospettiva che potrebbero avere un certo peso: l’intenzione della giunta Bucci di arrivare alla gratuità totale del trasporto pubblico in futuro e l’idea di gestire tramite Amt la tratta urbana della ferrovia (almeno tra Voltri e Brignole-Terralba) dopo la fine dei lavori del nodo.
“Siamo soddisfatti che il dialogo tra Comune, Amt e Trenitalia stia andando avanti e confidiamo che alla fine di questo mese si ritorni alla proposta tariffaria originaria – afferma il presidente di Assoutenti Liguria, Furio Truzzi – Crediamo questo sia un punto di partenza fondamentale per pensare ad una integrazione treno-bus estesa a tutta la Liguria, non solo a Genova, come del resto già avviene in altre regioni italiane. Così sarà possibile favorire quelle categorie di cittadini che più di tutti utilizzano il trasporto integrato bus-treno, a partire dai lavoratori pendolari”, conclude Truzzi.