Discussione

Piano del verde ancora ai box, in commissione arriva il sommario: “Contrasto alle isole di calore e corridoi verdi”

Polemiche in aula per la assenza di una bozza. Avvenente: "Pronto entro la metà del 2024"

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Genova. Partenza a metà per il nuovo Piano strategico del Verde del Comune di Genova il cui percorso nella relativa commissione comunale è inziato questo pomeriggio a palazzo Tursi. “Aggiornamento e illustrazione del Piano strategico del Verde. Sono previste audizioni” era la frase che introduceva la giornata di lavori in Sala Rossa, ma ad oggi in aula è arrivato il sommario e le prime linee guida di impostazione.

Una situazione che ha creato fin da subito attriti e polemiche tra i consiglieri di maggioranza e quelli di opposizione i quali, ad inizio dei lavori, hanno chiesto di sospendere la seduta per esaminare questa prima parte del documento precedentemente non condivisa con i commissari. Solo dopo un’ora di confronto sulla procedura, poi, la discussione è iniziata con l’introduzione dell’assessore all’urbanistica Mario Mascia e a seguire gli interventi di dirigenti comunali e tecnici che hanno illustrato i principi e la letteratura su cui si baserà questo documento.

Quello che sembra emergere in questa fase è la volontà dell’amministrazione comunale di combattere le “isole di calore”, vale a dire quei luoghi urbani privi di vegetazione e suolo naturale che in estate diventano dei veri e propri forni urbani con anche cinque gradi in più rispetto alle zone circostanti. “Zone che possono generare una catena di peggioramento delle condizioni di vivibilità degli spazi urbani”. Oltre a questo, l’intenzione è quella di individuare e realizzare dei corridoi verdi che possano fungere da connettivo tra il verde dei monti e il mare.

piano del verde

Nei fatti, Genova, parte dal dato che il 72% del territorio comunale è coperto da vegetazione. Alture e boschi alle spalle dei quartieri garantiscono un bilanciamento statistico, anche se, come è noto, in molti quartieri le aree verdi immediatamente urbane e fruibili dai tutti i cittadini restano poche e non sufficienti.  L’idea progettuale del documento, quindi, sarà quella di prevedere come orizzonte temporale il 2030 per progettare nuove aree e mantenere quelle oggi esistenti, rinnovando anche l’approccio alla “verde urbano”, considerato obsoleto.

Un concetto espresso da Pierpaolo Grignani, della direzione del Verde Pubblico del Comune di Genova: “Il nostro verde urbano sta mostrando i segni del tempo, dovuti ai cambiamenti climatici e all’evoluzione della città – ha spiegato – l’idea è quindi quella di valorizzare quel 72% di verde che circonda la città, e far arrivare i cittadini in quelle zone, facendoli vivere anche fuori dai contesti cittadini con lo sviluppo delle rete sentieristica, magari mettendo a sistema l’Alta Via del Monti Liguri con i sentieri urbani”.

Nonostante in commissione fossero presenti diversi auditi provenienti da associazioni e comitati (Legambiente, Circolo Nuova Ecologia, Italia Nostra e Genova contro il Degrado) la seduta è stata poi aggiornata al 19 febbraio, con l’impegno di convocare prima di quella data una riunione propedeutica della Consulta del Verde, al momento non attivata su questo tema.

Critiche le opposizioni. Secondo Cristina Lodi (Azione) il fatto di non aver presentato questo documento al tavolo della Consulta del Verde sarebbe un fatto grave: “La consulta è un organo comunale – ha spiegato in aula – e il fatto che questi già pochi documenti non siano stati condivisi in quel tavolo dimostra ancora una volta il mancato rispetto per il confronto, il dialogo e per il ruolo di organismi democratici da parte della giunta”.

“Abbiamo atteso mesi la Commissione Comunale sul Piano del Verde, e la giunta si presenta in aula con un Sommario e basta –  rincara la dose Filippo Bruzzone (Lista Rosso Verde). Dopo un’ora di dibattito in mozione d’ordine per capire come si volesse affrontare un tema essenziale per la nostra città si è appreso che non vi è alcun documento in trattazione se non un sommario e un primo capitolo in bozza, per altro non allegato ai lavori di oggi pomeriggio. È quindi del tutto evidente che tolti i premi ritirati con la fascia tricolore e i titoloni che leggiamo questa amministrazione non pone nei fatti il tema del verde in città come prioritario. Dal canto nostro continueremo a proporre soluzioni, documenti, azioni perché è chiaro che si potrà parlare di futuro per Genova solo in una visione prioritaria del verde, che è altra cosa è ben più profonda di una mera manutenzione, per altro anch’essa manchevole”.

A chiudere i lavori il commento di Mauro Avvenente, assessore alle Manutenzioni: “Oggi è iniziato un percorso, che sarà un percorso importante perché in questa fase di cambiamenti climatici bisogna cambiare approccio e aumentare le aree verdi. Non possiamo sottrarci a questa responsabilità. La nostra intenzione è quella di portare in Consiglio comunale il nuovo piano entro la metà di questo 2024”.

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