Genova. Pomeriggio genovese per la segretaria del Pd Elly Schlein, culminato con l’inaugurazione del neonato circolo Guido Rossa in via Muratori a Cornigliano, dove c’era ad attenderla una nutrita folla di militanti e simpatizzanti. Nessuna risposta alle domande dei cronisti, solo una dichiarazione spontanea e un breve comizio con un’ora e mezza di ritardo sulla tabella di marcia. “Sto già perdendo un aereo”, ha detto scusandosi tra le proteste.
Primo appuntamento al pronto soccorso dell’ospedale Galliera, dove Schlein – subito assaltata da un uomo al grido di “vogliono distruggere il Galliera” – ha incontrato Marco Macrì, genitore di un bimbo disabile che da anni si batte per denunciare le lunghissime liste d’attesa per le terapie riabilitative, e i rappresentanti del Fronte Comune Ligure. Poi rapida visita in reparto e incontro coi vertici del nosocomio.
“Servono più risorse sulla sanità pubblica per evitare questo svuotamento dei reparti – ha dichiarato la segretaria -. Serve sbloccare il tetto alle assunzioni del personale, credere di più nella sanità territoriale, riuscire ad aiutare i pronto soccorso che sono particolarmente affaticati perché mancano quelle professionalità che spesso non hanno il riconoscimento adeguato e sono esposte a turni massacranti”.
In tardo pomeriggio Schlein ha raggiunto l’ex Ilva di Cornigliano dove ha dialogato con una rappresentanza di lavoratori in consiglio di fabbrica. Poi il taglio del nastro in via Muratori, dove ha iniziato proprio dal tema delle acciaierie: “Saremo al loro fianco per continuare a chiedere che si garantisca il futuro produttivo e occupazionale con una scelta, quella di farla tornare un’azienda pubblica, aumentando la partecipazione pubblica per riassumere il controllo strategico e garantire un futuro alla siderurgia”.

Tra i punti toccati dalla segretaria del Pd il salario minimo: “Continueremo questa battaglia nonostante Giorgia Meloni cerchi di affossarla”. E una battuta in vista delle elezioni: “Non facciamoci dire che l’alternativa a questo pessimo governo non c’è, l’alternativa c’è a partire da noi, la costruiremo su un programma concreto che tratta dei bisogni delle persone, aperto alle altre forze politiche d’opposizione in maniera ostinatamente unitaria perché l’Italia merita di più“.
Un saluto speciale in chiusura del comizio lo ha rivolto a Sergio Cofferati. Presente tutto lo stato maggiore del partito, dal segretario regionale Davide Natale a quello metropolitano Simone D’Angelo, oltre alla truppa dei parlamentari Lorenzo Basso, Luca Pastorino e Valentina Ghio.