Genova. È stato ultimato il “primo tratto” del prolungamento della metropolitana da Brignole alla futura stazione di piazza Martinez. Ad annunciarlo è il sindaco Marco Bucci pubblicando alcuni scatti sul proprio profilo Facebook.
“In via Archimede – spiega il sindaco – sono in corso i lavori per l’installazione dei pali di fondazione del nuovo sottopasso e sono in via di realizzazione le nuove fondazioni di delimitazione della piattaforma ferroviaria. Il prolungamento della metropolitana fino a Martinez è una priorità per la nostra città, una nuova tratta che rivoluzionerà la mobilità per tutti i genovesi”.
Secondo le ultime stime di Tursi la metropolitana raggiungerà San Fruttuoso tra circa due anni, cioè alla fine del 2025, tredici anni dopo l’arrivo a Brignole. Un tragitto all’apparenza banale – appena 550 metri in superficie sul sedime ferroviario esistente – ma complicato dall’interferenza con le officine ferroviarie di piazza Giusti. Attività che Trenitalia in origine avrebbe dovuto dismettere, salvo ripensarci dopo tre anni di interlocuzioni con Comune e sindacati. Così il progetto ha dovuto subire un pesante aggiornamento per consentire l’incrocio tra i convogli della ferrovia e quelli della metropolitana. Alla fine, insomma, risulterà confermata la previsione contenuta nel progetto definitivo di Rina-Metropolitana Milanese (entrata in esercizio nel 2026), all’epoca smentita dall’assessore Matteo Campora che invece parlava di apertura nel 2022.
I lavori dei due prolungamenti in corso – Martinez e Canepari – sono stati aggiudicati più di tre anni fa al consorzio Metrogenova composto da Conpat e da ReseArch. In ballo ci sono oltre 152 milioni di finanziamenti ministeriali (di cui circa 64 per la tratta Brin-Canepari, 18 per la tratta Brignole-Martinez e 55 per l’acquisto di undici unità di trazione). Un ulteriore finanziamento da 74,5 milioni appena arrivato dal Governo consentirà di realizzare anche il secondo lotto che comprende collegamenti pedonali attrezzati, ascensori e scale mobili per collegarsi al ponte di Terralba e un parcheggio di interscambio da 120 posti auto (più 3 per disabili) e 15 posti moto in piazza Martinez.
La nuova stazione sorgerà all’altezza della scuola Marconi e sarà accessibile con un breve tunnel pedonale dall’attuale fermata dei bus. La banchina sarà posta in mezzo ai binari e sarà collegata con un sovrappasso.
E poi? Da mesi Tursi ha in pancia uno studio preliminare per la prosecuzione verso San Martino con due stazioni, una sotto viale Benedetto XV e un’altra sotto via Mosso di fronte al pronto soccorso. Un tracciato sotterraneo molto complicato, perché dovrà incrociare in più punti i rii Rovare e Noce, che nascono sulle alture di San Fruttuoso e sono completamente nascosti nel tessuto urbano. Per questa tratta, lunga 1,75 chilometri, si stimano oltre tre anni di lavori e 240 milioni di euro ancora da chiedere al ministero dei Trasporti, più il costo di quattro nuovi treni per mantenere la frequenza sulla linea.
Non solo: nell’area di Terralba è prevista anche una nuova stazione ferroviaria che in futuro dovrebbe fungere da capolinea per alcuni treni locali, in modo da alleggerire Brignole. Questo è scritto nei documenti (l’accordo quadro Rfi-Regione e il piano di bacino ferroviario), ma di fatto nulla si è mosso finora per realizzarla. Così come nulla di certo si sa sulla gestione di quella che oggi è la rete urbana Trenitalia una volta che saranno completati completati i lavori di potenziamento del Nodo.