Genova. Sono cominciati questa mattina gli accertamenti a bordo della nave chimichiera Torc, attraccata nel porto di Genova alle 6 e 30 di stamani.
Le indagini sono affidate alla Capitaneria di porto e all’ispettorato del lavoro su delega della Procura di Genova. Verranno svolti qui i primi accertamenti per risalire alle cause dell’esplosione che ha provocato la morte del secondo ufficiale Mehmet Altas. Il 29enne, secondo quanto riportato da una nota della compagnia sarebbero rimasto gravemente ferito intorno alle 14 dell’8 gennaio mentre il mercantile si trovava in navigazione dal porto di Agio Theodoroi in Grecia al porto di Genova ed è morto poco dopo. Inutile quindi l’evacuazione urgente richiesta dal comandante. Per questo la capitaneria di porto italiana, allertata mentre la nave si trovava al largo di Stromboli, ha deciso di annullare l’operazione di soccorso, oramai, inutile e di sbarcare la salma direttamente a Genova.
Ma tutti i passaggi orari – da cui derivano anche le competenze territoriali – saranno ora da accertare. Quello che è certo è che i primi accertamenti urgenti, compresa l’autopsia sul corpo della vittima, saranno svolti a Genova, delegati dai pm specializzati in infortuni sul lavoro coordinati dall’aggiunto Francesco Pinto e solo successivamente sarà definita la competenza dell’autorità giudiziaria: le indagini potrebbero restare a Genova oppure essere trasferite alla procura di Messina.
Per precisare orari e competenze preziose potranno arrivare anche dalla scatola nera della nave. Intanto, la Procura ha disposto il sequestro della caldaia della sala macchine che avrebbe causato l’infortunio mortale. Dopo i primi rilievi tecnici da parte degli ispettori dello Psal, coordinati dall’ingegner Gabriele Mercurio, proseguiranno per tutto il giorno gli accertamenti dei militari della capitaneria. E domani, sul corpo del 29enne, dovrebbe essere disposta l’autopsia.