Torriglia. Tre daini fotografati dentro un cantiere deserto in una fredda e piovosa serata di inizio anno. L’immagine arriva da Torriglia ed è stata condivisa dal Parco dell’Antola sui social, non soltanto per condividerne la bellezza ma anche per ricordare come comportarsi quando ci si ritrova faccia a faccia cona animali selvatici.
“In caso di incontro apparentemente amicale è bene non avvicinarli, dar loro cibo o accarezzarli – mettono in guardia dal Parco – Oltre a non conoscere appieno la reazione, gli animali selvatici non dovrebbero fidarsi dell’uomo che non in tutti i casi li approccia per amore. Inoltre, se si abituano al cibo per mano umana non saranno più in grado di procacciarsi le risorse e il rischio si manifesta anche nel momento in cui, alimentandoli, ne alteriamo le dinamiche di gruppo interne e quindi la gerarchia, potenzialmente compromettendo sopravvivenza dei singoli individui. In definitiva, hanno solo bisogno di essere rispettati”.
Raccomandazioni di buon senso, ma necessarie, visto che ancora troppe persone, vedendo un animale selvatico che non fugge davanti a loro, pensano sia disposto a lasciarsi avvicinare. E magari finiscono anche per dargli da mangiare, causando molti più problemi e conseguenze di quanto possa immaginare.
Dare da mangiare agli animali selvatici infatti comporta abituarli sempre più alla presenza umana e vincere la loro naturale diffidenza verso l’essere umano, li spinge ad avvicinarsi più spesso e con più sicurezza a paesi (e anche a strade trafficate) e li attira in ambiente urbano. Attirando, con loro, anche altri animali meno innocui dei daini, come per esempio i lupi. Che sono stati avvistati più volti nei dintorni di Torriglia.