Genova.”Autostrada bloccata con riversamento del traffico sulla Statale del Turchino e paralisi della viabilità nel centro abitato di Campo Ligure. Treni passeggeri in perenne ostaggio dei convogli merci. Bus sostitutivi dei treni nel tratto Campo Ligure – Genova intrappolati nel traffico. Automobilisti che rimangono bloccati per ore tra i passaggi a livello. Aumento dei pedaggi. Disagi troppo grandi e non più accettabili per chi si deve spostare da e per la Valle Stura. Una concentrazione di criticita’ mai affrontata in precedenza”.
È questo il grido di dolore del sindaco di Campo Ligure Gianni Oliveri, dopo due giorni da incubo vissuti in valle Stura ed uno in particolare a Campo Ligure a causa delle code in A26 per il cantiere tra i caselli di Masone e Ovada in direzione nord che fa scegliere a molti automobilisti l’uscita al casello di Masone per rientrare ad Ovada percorrendo la Statale del Turchino trovandosi ad affrontare in pochi chilometri due semafori su altrettanti cantieri e tre passaggi a livello. “Le auto in uscita a Masone si trovano ben presto in coda al semaforo sul cantiere in prossimità dell’edificio comunale di Campo Ligure. Molti tendono ad evitare il semaforo transitando all’interno del centro storico con grandi rischi per i pedoni e danni alla pavimentazione lapidea. Il risultato è la totale paralisi del traffico in tutto il paese”
Tutto ciò a causa del fatto che non sembra sia stato definito un piano di intervento coordinato tra Aspi e Anas in funzione dei prevedibili disagi e il tutto aggravato da fatto che quest’anno non si è applicata la chiusura dei cantieri autostradali durante le festività natalizie. “Questa situazione sta mettendo a durissima prova i cittadini delle valli Stura e Orba dopo 4 anni di continui disagi per i quali non si vede fine. Ai moltissimi problemi si unisce il rischio di rendere vani i tanti investimenti ed interventi attivati dai comuni per lo sviluppo e il ripopolamento dei nostri territori“.
“Abbiamo ovviamente e nuovamente attivato tutti gli enti interessati e ciò che si chiede ora con forza a Regione, Prefettura, Aspi e Anas è intanto di riconsiderare l’impatto del cantiere in A26 direzione Ovada con l’obiettivo di affrontare tutti gli impatti e con il fine prioritario di garantire e salvaguardare la mobilità in Valle Stura. Aggiungo – conclude il sindaco – che la mia proposta è quella di non far transitare i tir in A26 nel tratto Genova – bretella di Novi sino a che il cantiere tra Masone e Ovada rimane aperto”.