Restyling

Il Comune rifà la parete Est del padiglione Jean Nouvel: restyling green e per limitare l’inquinamento acustico

I lavori, da progetto, dovrebbero durare 212 giorni da quando sarà assegnato l'appalto da oltre 2 milioni

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Genova. Il Padiglione Blu Jean Nouvel della Fiera di Genova si rifà il look in chiave green. Il Comune di Genova ha approvato il progetto di realizzare una facciata per migliorare l’efficienza energetica dell’enorme struttura. Si tratta della facciata Est, ossia quella più vicina alle nuove palazzine con gli appartamenti di lusso attualmente in costruzione.

Una determinazione dirigenziale di ben 116 pagine evidenzia che il progetto definitivo è stato approvato ed è stata indetta una procedura aperta per un valore di oltre 2 milioni, finanziata con fondi del programma nazionale Metro plus e città medie del Sud 2021-2027 per cui Genova ha a disposizione un massimo di 146,9 milioni. Le spese complessive saranno di 2,6 milioni.

Prevista la sostituzione delle superfici verticali e l’inserimento di elementi ombreggianti, si legge nella delibera, ‘in coerenza con il linguaggio architettonico del resto del padiglione e a beneficio, oltre che dell’efficienza energetica del padiglione stesso, anche del microclima iperlocale delle aree pedonali e delle aree a verde a essa adiacenti, perseguendo il miglioramento della vivibilità del percorso sud del parco del Waterfront’.

Il responsabile unico del procedimento è l’architetto Giuseppe Cardona, dipendente del Comune.

Nel progetto si legge che l’intervento persegue il miglioramento della vivibilità del percorso Sud del parco del Waterfront attraverso la sostituzione delle superfici verticali attuali con una nuova facciata ‘adattiva e performante’.

Attualmente il prospetto di Levante del Padiglione Blu, con esposizione Est/Sud-Est, presenta un rivestimento in pannelli sandwich fissati a una sottostruttura metallica, a costituire un fronte liscio di 27 metri di altezza e 110 metri di lunghezza. Al di sotto della facciata si svilupperà una porzione del parco del Waterfront con percorsi e rampe pedonali, aiuole e sistemazioni a verde.

Nel dettaglio il Comune vuole sfruttare la grande superficie verticale Est del Padiglione realizzando una facciata che sia altamente performante sia dal punto di vista dell’isolamento dagli effetti negativi delle precipitazioni, sia della protezione dai venti, dall’irraggiamento (attualmente è priva di sistemi di ombreggiatura) oltre che maggiormente resistente all’aggressione dell’ambiente marino circostante per migliorare la fruizione degli spazi a verde a essa adiacenti (percorrenze pedonali, filari di palme, in collegamento con la banchina Sud e l’affaccio sul mare) e rendere l’area di intervento resiliente ai cambiamenti climatici e alle aggressioni dei fenomeni atmosferici.

La nuova facciata ha l’obiettivo di influenzare positivamente anche il comfort interno del padiglione stesso ma, in maniera più importante, il microclima adiacente esterno, migliorando la performance di quella che attualmente è un’infrastruttura ‘grigia’, rendendola uno strumento di contrasto ai cambiamenti climatici.

Inoltre, il progetto vedrà anche l’utilizzo di materiali e coperture dalle proprietà autopulenti e riequilibranti, in grado di rendere la superficie ‘un vero e proprio attore del processo di purificazione dell’aria a contrasto del ristagno di sostanze inquinanti, attraverso un processo risanante attivato in modo autonomo attraverso la fonte luminosa naturale, mitigando l’effetto combinato della sinergia tra innalzamento temperature, cambio del regime delle precipitazioni e inquinamento’.

Tra i principali benefici elencati nel progetto: la mitigazione dell’effetto isola di calore urbano perché la facciata contribuirà a mitigare questo effetto raffreddando l’aria circostante grazie al sistema di ombreggiatura; la riduzione dell’impatto delle piogge torrenziali: gli elementi ombreggianti a lamelle che saranno posti in opera contribuiranno alla riduzione del rischio di danni e allagamenti durante i fenomeni di piogge torrenziali, indirizzandone il flusso lontano dall’edificio e dalle aree pedonali e convogliandolo verso i sistemi di raccolta acque; la riduzione della pressione del vento: le lamelle che saranno poste in opera contribuiranno alla mitigazione dei flussi ventosi nelle aree pedonali in prossimità della facciata (contesto caratterizzato da edifici alti che possono creare turbolenza) oltre che alla riduzione della pressione del vento sulla facciata dell’edificio, evitando la formazione di vortici, rafforzando la resistenza aerodinamica e riducendo la possibilità di danni causati da raffiche.

Il Comune ha inoltre specificato che l’utilizzo di pitture fotocataliche per la facciata consentirà di ridurre l’accumulo di sporco, muffe e alghe, minimizzando la necessità di interventi manutentivi e di pulizia, ma anche riducendo sia l’inquinamento dell’aria (aiutano nella decomposizione degli inquinanti) sia l’effetto canyon urbano: il padiglione stesso e le facciate degli edifici circostanti, di altezza considerevole, potrebbero determinare un effetto in cui il rumore rimbalza tra gli edifici, aumentando l’inquinamento acustico. La messa in opera del sistema di ombreggiamento a lamelle contribuirà a ridurre questo effetto, determinando un miglioramento del comfort acustico dei fruitori degli spazi aperti e degli abitanti.

La metodologia di cantierizzazione studiata per l’intervento consentirà di realizzare la nuova facciata per fasi, o frazioni, in maniera auto-consistente ed effettuando una decostruzione selettiva, riducendo quindi le dimensioni del cantiere, la quantità e le dimensioni dei mezzi utilizzati, minimizzando rumori, vibrazioni e polveri.

I tempi per l’esecuzione dell’appalto a base di gara sono pari a 212 giorni naturali e consecutivi di cui 30 per la progettazione esecutiva e 182 per i lavori.

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