Commemorazione

Genova ricorda il sacrificio di Guido Rossa 45 anni dopo: “Un simbolo della democrazia”

Bisca: "Era un giovane delegato ma scalava le montagne più alte". Toti e Bucci: "I suoi valori rappresentati da questo stabilimento"

Generico gennaio 2024

Genova. “Era una figura straordinaria, era un giovane delegato ma scalava le montagne più alte. Lo chiamavo il nostro Walter Bonatti. Questo non lo potrò mai scordare”. Il ricordo commosso di Massimo Bisca, presidente dell’Anpi di Genova, è una delle voci che hanno accompagnato la commemorazione dell’assassinio di Guido Rossa, operaio e sindacalista ucciso 45 anni fa dalle Brigate Rosse. Al magazzino transiti dell’ex Ilva (ai suoi tempi Italsider) si è tenuta la tradizionale cerimonia alla presenza delle istituzioni, del segretario generale della Fiom nazionale Michele De Palma e del presidente nazionale dell’Anpi Gianfranco Pagliarulo.

“Oggi ricordiamo Guido Rossa, un uomo che rappresenta il simbolo della nostra democrazia e lo facciamo all’interno di un tempio della nostra industria – è intervenuto il presidente Giovanni Toti -. Questa è una giornata che rievoca un momento drammatico ma che cambiò profondamente Genova e l’Italia. Guido Rossa ogni anno, con il suo sacrificio, ci ricorda che la democrazia e la Repubblica sono un bene di tutti, condiviso al di là di ogni pensiero i cui valori devono essere sempre difesi, quotidianamente e costantemente. Valori che vengono rappresentati anche da questo stabilimento che ha reso l’Italia grande e prospera, contribuendo alla costruzione di un Paese industriale su cui oggi si fonda il nostro benessere e il Covid ci ha insegnato che certe produzioni devono rimanere in questo Paese. Oggi il futuro di ex Ilva e’ ad una svolta e penso che questo stabilimento abbia in sé la capacità di rinascere”.

“Il ricordo di Rossa è sempre attuale, ha portato avanti con una grande azione di coraggio le sue idee, pagando con la vita, ma era un lavoratore di questo stabilimento e questo non è da dimenticare – ha sottolineato il sindaco Marco Bucci -. Questo stabilimento ha un messaggio di crisi ma anche di potenziali soluzioni e noi vogliamo che queste cose vengano avanti, non è un caso che le due cose siano collegate in questo modo.

“L’impegno politico e civile, quello vero, maturo e consapevole che Guido Rossa tracciava nella sua opera costante, a differenza di quanto comunemente si crede, pone il tema della solitudine – ha ricordato Armando Sanna, vicepresidente del Consiglio regionale, al termine della commemorazione – Questo sarà il tema perdurante di ogni stagione della sua vita. Soprattutto, da quando divenne il fiduciario dell’apparato informativo del Pci in fabbrica, prima in funzione anti-golpista e poi quale antenna del diramarsi brigatista all’Italsider, questa solitudine deve essere stata prima molto pesante, poi tremendamente scoraggiante dopo la sua denuncia (e la deposizione in Tribunale) del postino delle Br dentro lo stabilimento”.

Sono stati consegnati i diplomi agli studenti meritevoli, figli di lavoratori Adi e Ilva AS, aggiudicatari della borsa di studio per la frequenza universitaria “Pino Lorusso”.

A Cornigliano si è svolto l’appuntamento curato dalle rappresentanze sindacali unitarie al quale interverranno il consigliere comunale delegato ai Nuovi insediamenti aziendali sul territorio Davide Falteri e la consigliera comunale Donatella Alfonso insieme a Igor Magni segretario generale della Camera del Lavoro di Genova e Gianfranco Pagliarulo presidente Anpi Nazionale.

Ricordi ed onori si sono poi rinnovati in largo XII Ottobre ai piedi della statua in ricordo del sindacalista e del suo sacrificio realizzata dall’artista Franco Repetto e la cui posa avvenne esattamente quarant’anni fa. Alla cerimonia organizzata da Cgil, Cisl e Uil territoriali ha preso parte anche l’assessore comunale al Lavoro Mario Mascia: “La testimonianza lasciata da Guido Rossa deve essere rinnovata e presa da esempio da tutti per il coraggio, la coerenza e l’alto senso civico che lo ha portato ad anteporre ideali assoluti alla sua stessa vita. È stato un uomo a cui tutti dobbiamo la nostra libertà di oggi. Celebrarne il sacrificio e l’insegnamento che ci ha lasciato significa quindi ricordare anche a noi stessi quanto sia prezioso saper mantenere la rotta corretta per perseguire il bene comune dei cittadini ed evitare il ripetersi di derive antidemocratiche”.

Stamattina nei giardini di via Fracchia a Oregina, nei pressi del luogo dell’omicidio, è stata deposta una corona alla presenza del sindaco Marco Bucci. Tra gli intervenuti anche l’assessore del Municipio I Centro Est Daniela Marziano e il presidente nazionale Anpi Gianfranco Pagliarulo. Alla cerimonia commemorativa, organizzata dal Comune di Genova in collaborazione con Anpi Oregina e Municipio I Centro Est, era anche presente una rappresentanza di studenti della scuola secondaria di I grado dell’Istituto Comprensivo Statale Oregina “Gastaldi”.

 

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