Genova. Almeno dieci furti in abitazione messi a segno tra il ponente genovese e la Valpolcevera, tutti commessi, secondo le indagini, da un 34enne che per spostarsi usava solo auto rubate. Ad arrestarlo i carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Genova, che erano sulle sue tracce già dall’autunno.
L’uomo aveva come “base” Bolzaneto, da dove si spostava per commettere i furti: le denunce sono arrivate, a raffica, da Sampierdarena, Cornigliano e Sestri Ponente, ma anche da Campomorone e dal centro città. In tutti i casi i proprietari rientravano a casa trovando porte o finestre forzate, le stanze messe a soqquadro e contanti, gioielli e altri oggetti di valore spariti.
A novembre l’indagine è partita, e gli investigatori dell’Arma sono riusciti a individuare un sospetto: attraverso pedinamenti, appostamenti, analisi dei filmati delle telecamere di video-sorveglianza e testimonianze hanno ricostruito i movimenti dell’uomo, scoprendo che si muoveva a bordo di auto rubate su cui sistemava targhe a loro volta rubate.
Stando alle stime, i colpi gli hanno fruttato circa 15.000 euro, ma il bilancio è parziale, perché gli investigatori stanno ancora cercando di ricostruire tutti i furti di cui potrebbe essere responsabile. L’uomo, cittadino albanese, è stato rintracciato tra Begato e Bolzaneto la notte scorsa, arrestato e trasferito in carcere. Deve rispondere delle accuse di furto aggravato e furto in abitazione.