Genova. Il gip di Genova Paola Faggioni ha disposto il sequestro della comunità alloggio ‘ad alta intensita’ di Villa Basilea che si trova in piazza Pedro Ferreira, nel quartiere di Castelletto dopo la morte di un’anziana non autosufficiente che era precipitata da una finestra del terzo piano facendo un volo di quasi otto metri. La donna, con problemi psichici gravi, si era vestita di tutto punto e pensando di uscire da una porta, aveva aperto la finestra che non aveva il blocco delle maniglie né grate in grado di impedire un evento di quel tipo e nemmeno un controllo degli operatori h24, era precipitata al suolo.
La procura per quella morte, avvenuta la notte del 24 febbraio 2023, aveva aperto un’inchiesta dopo l’esposto delle figlie della donna e ha iscritto nel registro degli indagati per omicidio colposo, una psichiatra, un dirigente medico del centro di salute mentale della asl3 e tre dirigenti dell’rsa Villa Basilea. Si tratta Daniele Pallavicini (direttore generale), dei due amministratori delegati con funzioni di rappresentanza Luca Pallavicini e Giuseppina Conta, della psichiatra di Villa Basilea Cristina Donatella Querci ma anche della psichiatra della Asl 3, Giuseppina Tabò.
Il punto secondo la Procura, e secondo il gip che ha accolto la richiesta di sequestro della struttura, è che la comunità alloggio di villa Basilea non ha i requisiti per ospitare persone non autosufficienti. Dalle indagini condotte dai Nas emerso che la struttura “sebbene la Direzione di Villa Basilea abbia asserito trattarsi di alloggio protetto ad alta intensità era unicamente una Comunità Alloggio” in grado di ospitare persone autosufficienti” e non aveva quindi i requisiti (né aveva avuto alcuna autorizzazione della Regione Liguria) per ospitare pazienti psichiatrici gravi. Aveva chiesto un’autorizzazione ‘sperimentale’ come struttura ad alta intensità ma la Regione non so era mai pronunciata in proposito, sostengono gli investigatori.
A metà ottobre durante un’ispezione i Nas hanno trovato 6 ospiti dell’età tra i 37 e gli 88 anni, di cui “cinque affetti da gravi patologie psichiatriche e non autosufficienti, in terapia con psicofarmaci e con diversi pregressi ricoveri e una sesta ospite è affetta da patologia neurologica e anche lei non autosufficiente. Per questo il gip, ritenuto “il concreto pericolo che il protrarsi dell’attività “assistenziale” esercitata dalla comunità alloggio” porti con sé il rischio della “commissione di altri reati” e ha disposto il sequestro.
Il giudice sottolinea come “l’inidoneità della struttura è confermata dalla stessa dinamica degli eventi avvenuti il 23 febbraio 2023, in cui il personale della struttura non si è neppure reso conto di cosa stesse succedendo all’ospite affidata alle cure della Villa Basilea srl”. Sono infatti trascorsi circa 35 minuti prima che il personale della struttura scoprisse cosa era accaduto ma questo solo grazie a tre passanti che videro la donna in un lago di sangue.