Genova. Tra il 27 e il 28 agosto 2023, dopo una notte di pioggia torrenziale, si è verificata una frana che ha interrotto la viabilità in via Sapri, nel quartiere di Oregina.
La strada è una piccola arteria principalmente pedonale: l’accesso è in teoria consentito solo a mezzi di servizio ma sono molti i residenti che comunque la percorrevano anche con moto, scooter e piccole auto.
Ad ogni modo dopo tre mesi e mezzo la strada è ancora off limits se non per chi si muove a piedi (che deve comunque muoversi nel fango e tra i detriti) per ambulanze, vigili del fuoco e Amiu con i relativi problemi di sicurezza e igiene pubblica.
I lavori di ripristino della strada sono iniziati pochi giorni dopo la frana. Nonostante il terreno sia privato, il Comune – su spinta del municipio Centro Est – ha fatto partire il cantiere di messa in sicurezza e di sistemazione del versante attraverso la direzione mobilità. A oggi però i lavori sono ancora in alto mare.
“Gli operai hanno tolto massi e terra quasi subito e hanno posato un telo sulla frana, poi per settimane – denunciano alcuni residenti – non abbiamo visto altro che una ruspa rimasta parcheggiata lungo la via, senza nessuno che la facesse funzionare”.
“I cittadini fanno bene a lamentarsi – afferma Tommaso Giaretti, assessore ai Lavori pubblici del municipio Centro Est – non sappiamo cosa stia comportando ritardi nei lavori, portati avanti da una ditta terza tramite un accordo quadro, non da Aster per intenderci, il problema è che soprattutto Amiu al momento non può passare e nonostante siano stati spostati i cassonetti dei rifiuti a valle della frana molti cittadini continuano ad abbandonarli nello spiazzo non raggiungibile dall’azienda”.
Nello slargo dove prima c’erano cassonetti dell’indifferenziato dapprima sono state posizionate alcune transenne, poi un cartello che invitava i cittadini a non abbandonare i rifiuti. Ma in molti, troppi, non hanno mai osservato quella regola e in maniera del tutto incivile hanno continuato a lasciare per terra immondizia di ogni genere, avanzi di cibo, mobili, materassi, e così via: una vera e propria discarica a cielo aperto visitata da topi, gabbiani e piccioni.
La frana si è staccata da un terreno privato sottostante i palazzi di via Oregina. Le operazioni di bonifica e messa in sicurezza comprendono la realizzazione di un muretto di contenimento.