Approvato

Regione, accordo tra Toti e (quasi) tutta la minoranza: via libera al bilancio senza polemiche

La giornata di lutto per la morte improvvisa di Sauro Manucci spegne le ostilità, ma si allarga la spaccatura tra Sansa e il resto della minoranza. Manovra da 7 miliardi, il governatore: "Migliorata col contributo di tutti"

consiglio regionale

Genova. Da una parte il desiderio di andare a casa presto, che ha spinto maggioranza e opposizione a trovare un compromesso dopo il tour de force sul piano sociosanitario all’insegna dell’ostruzionismo. Dall’altra il lutto per la morte improvvisa di Sauro Manucci, che ha lasciato tutti spiazzati e con poca voglia di mettersi a litigare nel nome del “senso di responsabilità”. Alla fine, in un clima insolitamente disteso e collaborativo (con qualche eccezione), con 17 voti a favore e 10 contrari è stato approvato il bilancio previsionale 2024-2026 della Regione Liguria insieme ai provvedimenti connessi. Una manovra da oltre 7 miliardi “improntata alla crescita e all’equità sociale”, ha sintetizzato il presidente Giovanni Toti.

“Questa manovra è uscita migliorata col contributo di tutti, credo sia questo il compito di chi sta qua dentro, poi le responsabilità sono diverse tra chi governa e chi spera di farlo domani – ha commentato Toti prima della votazione finale -. Oggi un piccolo grande risultato lo ha riportato la tragica morte del nostro collega Sauro: oggi c’è stato un riconoscimento, per dialogare serve riconoscere il ruolo degli altri. Il principio di base è che ognuno cerca di lavorare per il bene della propria terra, credo che questo sia stato fatto oggi in quest’aula. E se la morte assurda di Sauro ha portato a questo, noi lo piangeremo sempre, ma credo se ne sia andato con un ultimo risultato politico”.

È una manovra coraggiosa, la più imponente degli ultimi 8 anni che garantirà non solo ingenti investimenti nei settori strategici come le infrastrutture, la difesa del suolo, la rigenerazione urbana, il turismo ma anche una serie di importanti sostegni economici alle famiglie, a partire dagli asili nido gratuiti (con un Isee sociale fino a 35mila euro), un sostegno per i figli che praticano attività sportiva grazie ai 2 milioni di euro stanziati per la Dote Sport (con reddito Isee fino a 35mila euro), la gratuità degli abbonamenti al trasporto ferroviario per gli under 19 e analogamente uno sconto del 50% per gli under26 nel tragitto tra casa e scuola/università/centro di formazione, a prescindere dal reddito. Sono risorse che mettiamo nelle tasche dei cittadini. Abbiamo anche condiviso alcuni emendamenti con le minoranze per garantire, ad esempio, un maggiore supporto ai centri antiviolenza per 200mila euro, un contributo alla fondazione antiusura da 150mila euro a sostegno delle persone in sofferenza economica e uno da 150mila euro per il banco alimentare, un finanziamento da 30mila euro per le associazioni che accompagnano in mare le persone disabili, la presenza dello psicologo territoriale nei distretti e le agevolazioni a sostegno dei medici che operano in zone disagiate”.

Via libera alla controversa norma che consente ai medici dipendenti della sanità pubblica di lavorare nelle strutture private. Lo prevede un articolo inserito nel collegato alla legge di stabilità, una mossa ulteriore della giunta Toti per provare a ridurre le liste d’attesa. Nello stesso provvedimento, valido “in via transitoria” fino al 2025, si autorizzano anche le aziende sanitarie, enti e istituti ad acquisire prestazioni in regime di intramoenia dai propri dipendenti. Ma il consigliere Gianni Pastorino di Linea Condivisa in aula ha annunciato l’intenzione di impugnare il provvedimento, ritenuto in contrasto con le leggi nazionali.

Tra le novità più importanti c’è l’istituzione dello psicologo di base grazie a un emendamento promosso dal Pd e sottoscritto da M5s, Azione e Linea Condivisa. Con un articolo nel collegato alla legge di stabilità si istituisce “in forma sperimentale, anche a sostegno dei bisogni assistenziali emersi a seguito del Covid-19, il servizio di psicologia territoriale” per “integrare l’azione dei medici di medicina generale”. Vengono stanziati 500mila euro per il 2024 e un milione di euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026, prelevati dal finanziamento ordinario corrente per la garanzia dei Lea.  Tra i risultati rivendicati dall’opposizione c’è pure l’intesa sui centri antiviolenza che porta le risorse assegnate dalla legge di spesa regionale da 100mila a 200mila euro per il 2024.

La “tregua” per asciugare il pacchetto di emendamenti e ordini del giorno (e prevenire le relative ostilità) era stata sancita nella giornata di mercoledì con un vertice tra Toti e gli esponenti dei gruppi di minoranza. Tutti tranne Ferruccio Sansa, che a quel tavolo non è stato invitato. E che oggi, oltre ad aver accusato l’opposizione di essere embedded rivendicando l’estraneità ai compromessi, non ha risparmiato una frecciata su Facebook ai colleghi di opposizione, rei di essersi astenuti su un emendamento che avrebbe eliminato la norma sui medici nelle strutture private. Accuse rispedite al mittente da Fabio Tosi, capogruppo del M5s. Sono i sintomi di una crepa che ha iniziato ad aprirsi diversi mesi fa, lasciando l’ex candidato presidente sempre più isolato. Per il resto oggi tutti d’amore e d’accordo in vista del Natale, ma non tra le fila della minoranza.

Le altre misure

A partire dal 2024 la Regione vara l’avvio sperimentale dell’insegnamento dell’inglese negli asili e nelle scuole materne attraverso la formazione degli insegnanti su base volontaria, lo stanziamento di 500mila euro per garantire ai proprietari over 60 di animali d’affezione, in relazione all’Isee, la prima visita gratuita dal veterinario e, per quanto riguarda il turismo, l’estensione anche alle strutture alberghiere ed extralberghiere della possibilità di attrezzare aree con allestimenti glamping, per coniugare la bellezza della vita all’aria aperta a contatto con la natura con i servizi in stile resort.

Tra le principali voci di spesa indicate nella manovra, 4,27 miliardi di euro sono destinati alla sanità con 50 milioni di euro dedicati all’abbattimento delle liste d’attesa in aggiunta alle risorse del Pnrr per le case e gli ospedali di comunità e a quelle per realizzare i nuovi ospedali come il Felettino e l’Ospedale Unico di Taggia.

Previsti inoltre 358 milioni di euro ai trasporti, circa 146 milioni a lavoro e formazione professionale, 285 milioni di euro per il sostegno allo sviluppo economico e alla competitività, 155 milioni per la diversificazione delle fonti energetiche, 2,6 milioni di euro per opere di ripascimento, pulizia, sicurezza e accessibilità delle spiagge per le persone disabili.

Stanziati 120 milioni per i servizi sociosanitari con la conferma dei fondi per 16,5 milioni di euro destinati alle persone con gravi disabilità per sostenere il pagamento delle rette delle strutture residenziali e semiresidenziali a cui si aggiungono circa 30 milioni di euro destinati al Fondo per la non autosufficienza (misure a sostegno gravi e gravissime disabilità, progetti ‘Vita indipendente’ e ‘Dimissioni protette’) oltre a circa 2 milioni per il fondo ‘Dopo di noi’.

La Regione stanzia inoltre 113 milioni di euro stanziati nel Fondo Strategico 2024-2026 che serviranno, tra l’altro, per circa 50 opere di rigenerazione urbana su tutto il territorio e per un piano biennale da 20 milioni di euro di interventi per la manutenzione straordinaria e opere strutturali di messa in sicurezza dei principali rivi della Liguria. Una misura, quest’ultima, che va ad aggiungersi alle risorse stanziate annualmente dalle Regione a favore degli enti locali per le manutenzioni ordinarie e che integra la semplificazione varata lo scorso anno con l’autorizzazione quinquennale per le manutenzioni dei rivi da parte dei Comuni. Stanziati anche 3 milioni di euro a favore della Provincia della Spezia per la realizzazione del nuovo ponte di Ceparana.

Altri investimenti sono previsti dalla manovra anche nel comparto Cultura e Spettacolo: senza tener conto delle risorse Pnrr, la manovra prevede oltre 19 milioni di euro tra spesa corrente e investimenti, ad esempio a sostegno del sistema dei teatri (che per l’annualità 2024 beneficerà di 3 milioni di euro), di istituzioni culturali (come Palazzo Ducale, Istituti Storici della Resistenza, Istituzioni culturali e Museo dell’Emigrazione Italiana), iniziative culturali e di spettacolo promosse dal mondo associativo e dai Comuni e la valorizzazione dei beni culturali e della loro fruizione digitale.

Confermato anche per il 2024, a seguito dell’accordo raggiunto con le organizzazioni sindacali confederali, il ‘Fondo straordinario per la riduzione della pressione fiscale’ (Irpef) con una dotazione di 5 milioni di euro: la detrazione riguarderà le famiglie con figli a carico e con un reddito imponibile fino a 28 mila euro (per i soggetti con almeno due figli a carico viene confermata la detrazione base pari a 40 euro per ciascun figlio a carico, aumentata a 45 per ciascun figlio disabile riconoscendo quest’ultima misura anche ai contribuenti con un solo figlio a carico se disabile).

“A questa ingente mole di risorse si aggiungono gli oltre 260 milioni di euro dal Fondo Sviluppo e Coesione che serviranno per realizzare già dal 2024 importanti interventi sul nostro territorio, ad esempio sulle strade secondarie o le piste ciclabili, sull’edilizia residenziale pubblica, sulla cultura con risorse per i nostri teatri, sugli impianti sportivi, grazie all’accordo sottoscritto a settembre con il governo, per primi tra le Regioni italiane”, ricorda Toti. In particolare, attraverso i fondi Fsc saranno stanziati circa 20 milioni di euro tra il 2024 e il 2025 per interventi di recupero e acquisto di nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica.

“Questa manovra – conclude il governatore – si inserisce in un quadro complessivo di ripresa economica della Liguria, confermata dagli ultimi dati congiunturali a disposizione: il mercato del lavoro registra il massimo storico di addetti nelle imprese liguri con un correlato aumento del tasso di occupazione ligure superiore sia al dato nazionale che al dato del nord ovest mentre i dati delle Camere di Commercio registrano nel terzo trimestre 2023 il massimo della serie storica di addetti delle unità locali, sfiorando quota 500mila, con un incremento del 15,9% rispetto al 2014. Crescono l’export, il turismo, il settore crocieristico: con questa manovra – conclude – garantiamo una decisa spinta alla spesa pubblica per investimenti, con effetti positivi sull’occupazione e sul nostro tessuto economico produttivo”.

 

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