Genova. In arrivo nuovi lavori per favorire la mobilità ciclabile nel Levante genovese. Con un’ordinanza emessa negli scorsi giorni il Comune di Genova, sfruttando i finanziamenti ad hoc previsti dal Pnrr, ha deciso di istituire una serie di corsie ciclabili e zone a 30 km/h tra Albaro e Sturla, interventi che da una parte consentiranno di prolungare la pista strutturata di corso Italia, ad oggi monca dopo Boccadasse, e dall’altra creeranno un nuovo itinerario tra la stazione ferroviaria e il polo universitario, che sarà annunciato da un’apposita segnaletica dedicata alle bici.
Anzitutto una precisazione: non si tratterà tecnicamente di piste ciclabili come quella – contestatissima – tracciata nel 2020 in corso Italia, ma di corsie ciclabili (o bike lane), una tipologia molto più flessibile introdotta nel 2020 nel codice della strada sulla falsariga degli interventi già sperimentati da anni in diverse città europee. Automobilisti e motociclisti dovranno fare attenzione alla linea che delimita la corsia: se è continua, significa che è riservata a bici e monopattini e pertanto non è possibile invaderla se non per raggiungere i parcheggi o gli accessi a lato; se è tratteggiata, si può percorrere per brevi tratti in caso di necessità. In ogni caso è sempre necessario dare la precedenza agli utenti della ciclabile.
La prima strada a cambiare volto sarà via Cavallotti, ideale prosecuzione del lungomare di corso Italia verso levante, dove saranno realizzate bike lane su entrambe le carreggiate, perlopiù tratteggiate. L’unica novità sostanziale sarà la soppressione di una delle due corsie per la svolta a destra nella parte superiore, in modo da ricavare lo spazio utile per una corsia rossa che dovrebbe facilitare la manovra delle bici in direzione Sturla.

Altre corsie ciclabili tratteggiate sono previste sui due lati di via Caprera. Nel tratto di fronte all’istituto Champagnat comparirà una cosiddetta casa avanzata, cioè uno spazio riservato ai velocipedi prima della linea d’arresto, concepito per una maggiore sicurezza in fase di ripartenza al semaforo.

In piazza Sturla i ciclisti potranno usare la stessa soluzione per posizionarsi allo stop, percorrere l’attraversamento ciclabile verso sinistra (senza invadere perciò la corsia di svolta delle auto) e continuare su via Sturla. Qui la strada è troppo stretta per realizzare corsie ciclabili e infatti la planimetria allegata all’ordinanza contempla solo l’istituzione del limite di velocità a 30 km/h, da ribadire con la segnaletica orizzontale sull’asfalto insieme ai pittogrammi a forma di bici. Con le stesse modalità l’itinerario prosegue su viale Massaua, la strada che conduce al piazzale della stazione.

Un altro percorso bike friendly sarà via Pisa, che diventerà interamente una strada a 30 km/h con attraversamenti ciclopedonali. Novità anche per via Boselli che, a giudicare dal progetto del Comune, dovrebbe conservare una sola corsia veicolare in direzione levante in modo da creare una corsia ciclabile, mentre in direzione centro non cambierà nulla visto che l’itinerario verso la zona universitaria si manterrà all’interno. Un piccolo tratto a 30 km/h è previsto anche nella parte alta di via Guerrazzi, all’intersezione con via Pisa.
La spinta verso la ciclabilità non si esaurisce con questi lavori. Lo stesso pacchetto Pnrr contempla altri due ambiti, Ponente e Valpolcevera, che vedranno nascere nuovi itinerari con l’obiettivo di favorire la mobilità dolce. In Valbisagno la pista ciclabile strutturata in sponda sinistra è già progettata fino a Staglieno. Altre piste ciclabili o misure di mitigazione del traffico sono previste nei progetti di riqualificazione di via Sampierdarena, via Oberdan e viale Brigate Partigiane.
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