Genova. Nel mese di dicembre in provincia di Genova si prevedono 5.220 assunzioni di durata superiore a un mese o a tempo indeterminato, 330 in più rispetto ad un anno fa, e per il trimestre dicembre-febbraio 2024 se ne prevedono 18.550 (+750 unità).
È quanto emerge dal bollettino mensile del Sistema Informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere in accordo con Anpal per monitorare i fabbisogni occupazionali delle imprese dell’industria e dei servizi con almeno un dipendente. In Liguria le entrate previste sono 8.840 a dicembre (+150 rispetto al 2022) e 31.170 nel trimestre dicembre-febbraio 2024 (+1.260).
Tra le professioni più richieste ci sono al primo posto gli addetti nei servizi di pulizia (620 posti, di cui il 66% difficile da reperire), seguono 490 posti per addetti alle vendite (39%), 480 cuochi, camerieri e altre professioni della ristorazione (71%), 390 posti per personale addetto allo spostamento e consegna delle merci (45%) e 210 tecnici dei rapporti con i mercati (62%).
Stabile al 54% la percentuale di lavoratori difficili da trovare (49% il dato nazionale), principalmente dovuta alla scarsità di candidati (36%). Tra le figure più difficili, le imprese genovesi segnalano, in ordine di difficoltà: operai specializzati delle lavorazioni alimentari (97% di difficoltà su 30 richieste), fonditori, saldatori e lattonieri (85% di difficoltà su 80 richieste), personale non qualificato nelle costruzioni (83% su 40 richieste), operai specializzati nelle rifiniture delle costruzioni (98% su 50 richieste), operai specializzati nelle costruzioni (77% su 200 richieste) e tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi (73% su 90 richieste).
Il settore dei servizi, nel complesso, assorbirà il 76% delle entrate previste a Genova, così suddivise: 1.860 lavoratori nei servizi alle imprese, 800 nel commercio, 670 nel turismo e 640 nei servizi alle persone. Il 57% delle assunzioni riguarderà imprese con meno di 50 dipendenti.
Sul fronte tipologia di contratto, sale al 29% (rispetto al 28% di un anno fa) la quota dei contratti stabili, ossia a tempo indeterminato o di apprendistato. Il 71% riguarderà contratti a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita), Il 29% delle nuove assunzioni riguarderà giovani con meno di 30 anni.
Su 5.220 entrate previste, 1.200 sono destinate a dirigenti, specialisti e tecnici (23%), 1.780 a impiegati e professioni commerciali (34%), 1.120 a operai specializzati (22%) e 1.120 a professioni non qualificate (21%). Sale infine ancora la richiesta di personale con qualifica o diploma professionale (da 33% a 34%), stabile quella dei laureati (17%) al 33% la richiesta di diplomati e dal 22% al 18% quella di personale con scuola dell’obbligo.