Genova. La cultura è l’unico bene dell’umanità che, diviso fra tutti, anziché diminuire diventa più grande, scrive il filosofo Hans George Gadamer. La cultura è un bene universale e dovrebbe essere un diritto di ogni essere umano a prescindere dal luogo in cui vive e dalle sue possibilità economiche. Applicando concretamente questo principio, il Teatro Nazionale di Genova presenta il progetto biglietto sospeso, grazie al sostegno di Fondazione Carige.
Un’iniziativa solidale per consentire l’accesso alle sale teatrali alle fasce economicamente svantaggiate e favorire la partecipazione di chi, altrimenti, non potrebbe beneficiare di un’esperienza straordinaria. Un’azione volta ad incentivare la crescita e la qualità della vita di una comunità, provando a ridurre le diseguaglianze, come fissato dall’obiettivo 10 dell’Agenda Onu 2030.
Un’idea divenuta concreta grazie al sostegno di Fondazione Carige, il cui presidente, l’avvocato Paolo Momigliano, commenta così: “Fondazione Carige è lieta di contribuire a questa bella iniziativa, un piccolo ma tangibile segno di attenzione e di solidarietà, un seme che darà sicuramente i suoi frutti”.
Il progetto biglietto sospeso vede il coinvolgimento di molte associazioni fra le quali la Cooperativa Il Biscione, la Comunità di S. Egidio, il Laboratorio Cooperativa Sociale, l’Associazione S. Marcellino, la Cooperativa Sociale il Ce.Sto e la Comunità di San Benedetto che, entrando quotidianamente in contatto con le fasce economicamente più deboli, individuano e segnalano al Teatro quelle persone che senza questa agevolazione non potrebbero coltivare i propri interessi culturali.
L’iniziativa parte con lo spettacolo Turandot in scena al Teatro Eleonora Duse fino a domenica 17 dicembre, con la regia di Andrea Collavino. La fiaba di Carlo Gozzi, da cui Puccini trasse ispirazione per il suo ultimo melodramma, ha temi contemporanei come l’emancipazione femminile, il desiderio di autodeterminarsi, il timore dei sentimenti e la loro incomunicabilità. In scena Lisa Lendaro, Nicola Pannelli, Deniz Özdoğan, Beatrice Fedi, Elsa Bossi, Davide Lorino, Luca Oldani, Andreapietro Anselmi, Graziano Sirressi danno vita ad uno spettacolo sospeso tra fiaba e commedia dell’arte in cui dramma e gioco, amore e mistero, linguaggio poetico e dialetti si fondono con grazia.
Nel mese di dicembre altri 4 spettacoli del cartellone sono fruibili col biglietto sospeso: Uno sguardo dal ponte di Arthur Miller con Massimo Popolizio, in scena al Teatro Modena fino al 17 dicembre e tre spettacoli del Festival Circumnavigando, Fora di Alice Rende, Le poids de l’âme di Chiara Marchese, C’est l’hiver, le ciel est bleu di Amanda Homa e Idriss Roca, in scena dal 27 al 30 dicembre alla Sala Mercato e al Teatro Modena.