Sostenibilità

Il Bic di Cornigliano diventa “centro di cultura ambientale” dedicato al riciclo: nasce Bic Zerowaste

Grazie a un accordo tra Filse e Amiu l'incubatore di imprese di Cornigliano sarà un luogo in cui verranno completamente eliminati i rifiuti indifferenziati in favore del riciclo

bic riciclo

Genova. Il Bic, il Business Innovator Center, di Genova diventerà un vero e proprio centro di cultura ambientale dove le aziende possono crescere secondo nuove logiche di sostenibilità.

Il progetto, ribattezzato “Bic Zerowaste”, punta alla realizzazione del primo incubatore di imprese dove verranno completamente eliminati i rifiuti indifferenziati in favore del riciclo, e segue il solco tracciato dalla “Road Map di Sostenibilità”, definito dal consiglio di amministrazione di Filse a inizio anno a favore della circolarità, del recupero e del riciclo dei materiali nell’ambito della gestione degli spazi del BIC.

Per raggiungere gli obiettivi concordati, Filse e Amiu Genova intendono definire e implementare specifici punti di raccolta per i diversi materiali di riciclo all’interno del Bic di Cornigliano. Alla definizione di un regolamento interno per tutti i soggetti interessati dall’attività di raccolta seguirà inoltre una campagna informativa capillare destinata agli utenti afferenti alle attività della struttura. Obiettivo di larga scala del progetto è la codificazione di un modello replicabile del sistema di economia circolare (compri, consumi, ricicli), al fine di promuoverne l’applicazione in altri ambiti e strutture analoghe presso idonei interlocutori nazionali e internazionali, anche attraverso la rete degli incubatori EBN (European Business Innovation Centre Network) e dei progetti europei di cui Filse e Amiu sono partner.

“L’accordo sottoscritto oggi crea in Liguria un modello innovativo ed ecologico di pensare gli spazi produttivi – spiega il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – È emblematico come gli obiettivi di sostenibilità si perseguano con una pianificazione e progettazione mirata, calati nelle esigenze di chi vive e lavora sul nostro territorio, in questo caso gli startupper, i ricercatori, i tecnici e i lavoratori del BIC. L’accordo odierno rappresenta un approccio vincente di sinergia fra due società pubbliche a supporto della crescita del nostro territorio, Filse e Amiu: l’idea di questo modello di circolarità nasce infatti dalle loro reciproche esigenze e competenze per una Liguria sempre più green”.

  “Una giornata importante in cui un pool di aziende, insieme a Filse, Amiu e Regione Liguria, decidono di avere un approccio sostenibile a quelle che sono le loro attività – aggiunge l’assessore all’ambiente del Comune di Genova Matteo Campora –. Ciò significa che nelle loro sedi saranno utilizzati materiali riciclabili e prodotti meno rifiuti possibili, ma anche applicati lo Zero Waste e ridotta la frazione di scarto dei processo di produzione di beni e materiali: un progetto di grande valore che crediamo possa diventare un modello replicabile anche in altri distretti di produzione”.

 “Con questo nuovo progetto – dice invece il presidente di Amiu Genova, Giovanni Battista Raggi – il Bic di Genova diventerà il punto di riferimento e un modello di economia circolare per tante aziende al fine di promuovere la sostenibilità nell’ambiente in cui viviamo. Il nostro impegno sarà quello di mettere in pratica una serie di strategie, anche attraverso dei progetti europei, tramite una campagna educativa e informativa sul corretto conferimento dei materiali”.

“Il Bic di Cornigliano sarà il primo incubatore di imprese a totale circolarità grazie alla collaborazione con Amiu – conclude il presidente di Filse Lorenzo Cuocolo – E credo che questo modello potrà diventare un modello in Europa, replicabile attraverso le reti ed i network di cui siamo partner; lo diffonderemo come best practice”.

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