Genova. Doccia gelata o quasi per il progetto della funivia che dovrebbe collegare la Stazione Marittima a Forte Begato, sorvolando il Lagaccio: la Soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio di Genova, infatti, ha depositato il proprio parere che è sì favorevole ma prevede prescrizioni che potrebbero risultare molto impattanti per la realizzazione dell’opera.
Le osservazioni messe nero su bianco riguardano diversi aspetti del progetto di fattibilità tecnico-economica della funivia, tra cui l’altezza, la forma e la posizione dei piloni, il design delle stazioni e l’impatto sul patrimonio Unesco. Prima fra tutte quella relativa al primo pilone, denominato S1, che dovrebbe sorgere nell’area dell’Asl del Lagaccio: secondo l’ente di tutela del patrimonio artistico e paesaggistico questo sostegno, previsto di 72 metri da via del Lagaccio e 42 metri rispetto a via Avezzana dovrà “essere ridisegnato nelle sue forme, come gli altri piloni, ridotto in altezza e nel suo ingombro“. Un fattore che potrebbe entrare in collisione con altri dettami tecnici legati alla sicurezza del passaggio delle cabine sopra le case del quartiere e che potrebbe quindi creare qualche grattacapo per la riprogettazione. Le prescrizione è stata prevista anche per il pilone S4, quello più prossimo a Forte Begato, e che rientrerebbe all’interno del Parco del Mura.
Ma non solo. Nel documento sono presenti anche pesanti prescrizioni per quanti riguarda le stazioni dell’opera, considerate troppo impattanti: per la stazione di partenza, di fronte alla Stazione Marittima, la Soprintendenza chiede che sia ridisegnata migliorandone il profilo architettonico, ridotta al minimo ingombro possibile anche in termini di altezza, e evitando funzioni non essenziali e parapetti in vetro riflettente. Per la stazione intermedia al Lagaccio, la Soprintendenza chiede che sia ridisegnata con linee che si inseriscano più armoniosamente nel contesto paesaggistico.
Infine, la Soprintendenza contesta la valutazione dell’impatto che l’impianto avrebbe sul patrimonio Unesco, rappresentato dai palazzi dei Rolli. Secondo l’ente, infatti, il nuovo mezzo di trasporto non ridurrebbe affatto la pressione sui palazzi dei Rolli, anzi, sembrerebbe piuttosto improntato a incrementare ulteriormente i flussi turistici verso la zona. In definitiva le modifiche richieste dalla Soprintendenza potrebbero complicare l’iter del progetto, che deve rispettare il crono-programma del Pnrr ed essere ultimata e collaudata entro il 2026.
La notizia della pubblicazione di queste osservazioni sta ovviamente scatenando diverse reazioni in città. Su tutte quella del comitato “Con i piedi per terra“, che da sempre contesta l’opera: “Siamo soddisfatti che siano state fatti questi rilievi che riteniamo molto importanti e qualificanti rispetto al progetto – commentano gli attivisti a Genova24 – Queste osservazioni vanno nella stessa direzione e arrivano agli stessi esiti a cui siamo arrivati anche noi con il nostro team di esperti. Nelle “regole” del Pnnr gli enti come le Soprintendenze non possono di fatto bocciare un progetto, ma è evidente che queste osservazioni siano praticamente una bocciatura, visto che riguardano praticamente tutte le componenti del progetto. Ci fa sorridere – concludono gli attivisti – che persino la Soprintendenza in questo documento abbia prescritto un percorso partecipato con i cittadini, cosa che noi chiediamo da sempre senza successo”.
(Nella foto un rendering prodotto dal comitato “Con i piedi per Terra”)