Genova. Un accordo trasattivo del valore complessivo intorno ai 10-12 milioni di euro tra le compagnie di assicurazioni dei revisori dei conti e dei sindaci e la massa dei creditori delle aziende Qui!Group e Qui! Service, rappresentati nell’udienza preliminare in corso a Genova dall’avvocato Stefano Savi. Un passaggio indispensabile per aprire la strada dei patteggiamenti e alleggerire così il maxi processo per il crack dell’azienda di buoni pasto fondata da Gregorio Fogliani.
Stamattina nel corso dell’udienza preliminare per il crack Qui! Group gli avvocati dei 31 imputati hanno chiesto l’esclusione di tutte le altre parti civili che hanno chiesto di essere ammesse nel processo.
Molte sono rappresentate dalle associazioni dei consumatori come Codacons, Federcosumatori, Cgil, Csil e Uil e assoutenti, oltre a una cinquantina di aziende. In base alla legge fallimentare nell’ambito del processo penale a rappresentare i danneggiati c’è la figura del fallimentare. Solo in caso di “reato accessorio” (cioè nel caso un danneggiato lamenti di aver subito per esempio una truffa) o di “danno differenziale” (per esempio nel caso in cui al danno del mancato introito derivante dai ticket si sia per esempio aggiunto quello della necessità di dover licenziare dipendenti o addirittura di dover chiudere l’attività) i singoli creditori hanno diritto ad essere parte del processo. Sul punto il gup Caterina Lungaro si è riservata.
Il processo è stato rinviato al 12 gennaio. Una volta chiuso l’accordo, gli imputati potranno chiedere il patteggiamento. La procura ne aveva proposti 16 su 31 imputati, vale a dire: Luciana Calabria (moglie di Fogliani, per cui si propone un patteggiamento a 3 anni); Serena Fogliani (una delle figlie, 3 anni); Edoardo Pernigotti (1 anno e 8 mesi); Maria Grazia Filippini (1 anno e 4 mesi); Luigi Ferrando (1 anno e 4 mesi); Giuseppe De Simone (1 anno e 5 mesi); Paolo De Leonardis (2 anni); Giancarlo Sirtori (1 anno e 4 mesi); Vittorio Brambilla di Civesio (1 anno e 4 mesi); Marco Costaguta (1 anno e 4 mesi); Giorgia Torre (1 anno e 4 mesi); Attilio Serrone (2 anni e 2 mesi); Andrea Ferretto Parodi (2 anni); Alessio Soriani (1 anno e 8 mesi); Giovanni Scansani (1 anno e 10 mesi); Pietro Launo (1 anno e 10 mesi).
Dovranno invece molto probabilmente affrontare il processo Gregorio Fogliani, Luigi Ferretto, Rodolfo Chiriaco, Chiara Fogliani, Pierluigi Simonetta, Giovanni Arrigoni, Daniele Tradii, Carlo Castelli, Alessandro Bolgè, Giorgio Luigi Guatri, Marco Melisse, Edoardo Orlandoni, Giuliano Ricci.