Genova. Fa quasi tenerezza, sferzato dal vento di queste ore – ma tutto sommato solido anche senza supporti e sostegni – il nuovo, piccolo, pino domestico piantato dai tecnici del verde di Aster al posto del maestoso ma, a quanto è stato spiegato, instabile, pino marittimo in Spianata Castelletto.
Il pino, un esemplare di Pīnŭs pīnea, pino domestico appunto, è alto circa 3 metri e ha un fusto di una ventina di centimetri di diametro. E’ stato piantato nel cratere rimasto laddove, fino qualche settimana, era radicato il pino marittimo storico che, come gli altri di Spianata, faceva ombra all’area vicina all’ascensore liberty tanto amato dal poeta Giorgio Caproni (e non solo).
Era l’inizio di novembre quando Aster aveva iniziato dapprima a potare i rami più curvi, e poi a tagliare il tronco, fino alla base, tra le proteste delle associazioni ambientaliste. Prime fra tutte Legambiente e Italia Nostra che per diversi giorni hanno organizzato dei picchetti simbolici attorno all’albero.

Il nuovo pino sarà dunque un pino da pinoli, per intenderci. Avrà bisogno di 75-100 anni per diventare alto come quello che andrà a sostituire, quindi inevitabilmente l’impatto visivo sarà diverso per un bel po’. L’auspicio è che la pianta resista al periodo invernale e che non sia attaccata da malattie come la processionaria, l’afide del pino o il cancro resinoso. La pianta precedente era sana ma, avevano spiegato da Aster, si era inclinata eccessivamente e sarebbe potuta crollare.
Il presidente del Municipio, Andrea Carratù, in risposta a un’interrogazione aveva spiegato che l’albero era stato tagliato perché una perizia ne aveva attestato la pericolosità: i rami poggiavano sulla ringhiera e sul tetto dell’ascensore.
Per chi se lo chiedesse un pino domestico alto circa 3 metri costa sui 500 euro in vivaio.