Compromesso

Bilancio comunale, niente tour de force: accordo su 10 odg “chiave” e il Pd ritira 11mila atti

La maggioranza si spacca sul voto sui minori stranieri non accompagnati. Il documento previsionale sarà votato come previsto entro la pausa natalizia

aula rossa

Genova. Il rischio era di un “Natale col Pd” – sulle chat di palazzo Tursi stavano già circolando i meme creati ad hoc, ispirati ai cinepanettoni – ma la trattativa politica ha sbloccato l’impasse in consiglio comunale a Genova dove la sessione di sedute di bilancio rischiava di protrarsi per giorni e giorni, bel oltre le festività natalizie, visti i quasi 12500 atti tra emendamenti e ordini del giorno, presentati in larga parte dal Pd, appunto, “per avere la discussione democratica che ci è stata negata durante le commissioni”, avevano spiegato.

Nella seconda giornata di lavori si è verificata una convergenza d’intenti fino a quel momento data tutt’altro che scontata. Alcune riunioni fra i capigruppo, con il presidente del consiglio Carmelo Cassibba a fare da regia e dietro le quinte di Paolo Gozzi (Vince Genova, ex Pd), hanno partorito l’accordo.

Migliaia di ordini del giorni e una decina di emendamenti sono stati ritirati dai proponenti, i partiti di centrosinistra che, però, hanno presentato altri dieci “odg”, condivisi sostanzialmente anche dalla maggioranza, su tematiche significative: dall’impegnativa allo stanziamento di 500mila euro per il sostegno dei centri antiviolenza al milione di euro da stanziare sia per un fondo di morosità incolpevole e il sostegno affitti sia alla creazione di un fondo per la “transizione energetica giusta”, o ancora 50mila euro per stabilizzare gli operatori socioeducativi o l’incremento del 10% del personale dei municipi.

Tutti i 10 documenti aggiuntivi sono stati approvati all’unanimità tranne un ordine del giorno sul tema del sostegno economico – anche con risorse dell’amministrazione – ai percorsi di accoglienza e inclusione dei minori stranieri non accompagnati. La maggioranza si è spaccata con il voto contrario di Lega e Fdi e quello favorevole di Vince Genova, Lista Toti, Forza Italia e Genova Domani.

“Il Comune di Genova è il primo in Italia a opporsi alla scelta disumana del governo Meloni-Salvini di negare ai minori stranieri tra i 16 e i 18 anni, giunti soli nel nostro Paese, i percorsi di inclusione e accoglienza garantiti ad ogni altro minore”, scrive il capogruppo Pd Simone D’Angelo su Threads. “Il Comune farà con risorse proprie quello che il governo non farà più, lo farà grazie a una proposta del Pd e della minoranza, nonostante il voto contrario di Lega e Fdi”.

Altri 660 documenti sono stati votati in maniera accorpata e la seduta si è conclusa prima delle 18. Domani il rush finale, si passerà alle dichiarazioni di voto sul bilancio e alla votazione definitiva.

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