Genova. Dopo la protesta di ieri mattina, quando una cinquantina di ragazzi delle classi quinte aveva scioperato davanti alla sede dell’istituto, anche oggi si sono verificati problemi con il riscaldamento, con temperature registrate sotto i quindici gradi in alcune aule del plesso. Per questo motivo gli studenti hanno ottenuto la possibilità di uscire da scuola, senza che questa fosse conteggiata come assenza.
Stiamo parlando del Bergese, istituto di Sestri Ponente che da diversi giorni è alle prese con una criticità dell’impianto di riscaldamento dell’edificio: con l’arrivo delle temperature invernali, però, è esplosa la rabbia degli studenti, che si trovano a dover stare diverse ore in vere e proprie aule frigorifero. “Anche oggi non si poteva stare senza giacca – ci raccontano alcuni studenti delle quinte – e per questo motivo abbiamo chiesto nuovamente alla dirigenza scolastica di fare qualcosa. Ci è stato concesso di poter uscire senza conteggio dell’assenza. I maggiorenni in autonomia, in minorenni se prelevati da un genitore. Così, oltre ad essere impossibile studiare, mettiamo a rischio anche la nostra salute”.
I ragazzi sono chiaramente indignati per una situazione che mette a rischio un servizio pubblico, quello scolastico, prezioso quanto necessario. E mentre ci mostrano le foto dei termometri, molti che mostrano temperature che sfiorano i 15 gradi, ci segnalano che è un problema che altre volte si era presentato in passato. E ci ricordano come i 17 gradi siano la temperatura minima necessaria per poter stare in classe.
“Purtroppo siamo stati rallentati dalla burocrazia – ci spiega un dipendente della scuola – la segnalazione è partita con in primi freddi, ma il plesso scolastico sta in un condominio, e i passaggi di carte sono stati lunghi”. E ora cosa succede? “Questa mattina c’è stato finalmente il primo sopralluogo dei tecnici, con un loro intervento. Se tutto va bene già da domani dovremmo avere una scuola calda“. Che sarebbe una buona ma doverosa notizia.