Genova. Venerdì prossimo, 22 dicembre, al tempio crematorio del cimitero Monumentale di Staglieno, Socrem, società Genovese di Cremazione, ente morale del terzo settore che non persegue fini di lucro, celebrerà i 120 anni della concessione da parte del comune di Genova dell’area del cimitero di Staglieno destinata alla costruzione del tempio crematorio.
“Un evento che fu eccezionale nel 1903 e che resta oggi un momento di grande importanza – dicono dall’azienda – Perché Socrem, in questi 120 anni, è stata soprattutto un’istituzione che ha saputo promuovere e sostenere progetti sociali, attività culturali, convegni e ricerche offerte gratuitamente alla cittadinanza”.
PROGRAMMA
A ricordare le vicende storiche sarà, alle 15.30, presso il tempio crematorio, Giacomo Montanari, cooordinatore del tavolo della cultura del Comune di Genova e storico dell’arte. Sarà un momento significativo, alla presenza delle istituzioni e delle autorità, nell’ambito di una giornata ricca di appuntamenti.
Al mattino, dalle 10, è stato organizzato un laboratorio a cielo aperto per gli studenti della scuola di Medicina dell’Università di Genova. 160 studenti del corso di laurea in Medicina e Chirurgia e in Odontoiatria guidati da Rosagemma Ciliberti, professoressa associata di Bioetica e Storia della Medicina, visiteranno i sepolcri di illustri studiosi che hanno contribuito al progresso della scienza e alla umanizzazione ed alla diffusione delle cure sanitarie nel territorio genovese.
STORIA E MEDICI
L’evento è stato promosso da Ciliberti insieme al presidente di Socrem Ivano Malcotti, con la collaborazione dei discendenti di insigni medici che hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia della medicina e che sono sepolti nel cimitero di Staglieno, tra cui Edoardo Maragliano, ideatore e realizzatore della prima vaccinazione antitubercolare, i suoi tre figli: Dario chirurgo, Vittorio pioniere e martire della radiologia, Giulio anatomo patologo; Edoardo Guglielmino, meglio noto nella città di Genova come “il medico della mala” per i suoi contributi alla cura delle classi svantaggiate del centro storico.
Si visiteranno anche la tomba di Giuseppe Mazzini il cui corpo è stato conservato per pietrificazione grazie all’opera dei dottori Paolo Gorini e Agostino Bertani. Si onorerà la memoria di Giannina Gaslini alla quale è stato dedicato uno dei più importanti ospedali pediatrici d’Italia e il sepolcro dell’ingegner Parodi che ha progettato e supervisionato la costruzione dell’Ospedale Galliera.
TEATRO
Non mancherà un laboratorio itinerante, animato da attori del Teatro sociale dell’Ortica, che ridaranno vita a Luigi Maria D’Albertis, fondatore dell’ente Socrem e a Mario Capello autore della storica canzone dialettale genovese “Ma se ghe pensu”. Per quanto riguarda l’orazione affidata al professor Giacomo Montanari, sarà un’occasione per sottolineare che quella di So.Crem è stata una vicenda lunga, faticosa e osteggiata: centoventi anni fa, il 22 dicembre 1903, alla vigilia delle feste natalizie, il Comune di Genova, dopo molte reticenze, firma l’atto che concede ai soci della novella Società di Cremazione cittadina la tanto agognata area destinata all’edificazione del tempio crematorio. L’area, posta all’estremo levante del cimitero di Staglieno presso una cava di roccia sottostante l’abitato di San Bartolomeo, viene finalmente rilasciata dal Comune a titolo gratuito in ottemperanza a quanto previsto dall’articolo 59 della legge n.5849 del 22 dicembre 1888, emanata dal governo Crispi per tutelare l’ordinamento e l’amministrazione dell’assistenza sanitaria nel Regno.
I NUMERI DEL FORNO CREMATORIO
I dati dell’anno in corso vedono 6.344 salme cremate tra il primo gennaio e il 2 novembre 2023; mentre nell’arco del 2022 il numero complessivo è stato di 8.199. L’attuale impianto è in grado di soddisfare una domanda superiore alle 14mila cremazioni all’anno. “Dunque, è più che sufficiente – dicono dall’azienda in un momento in cui si sta portando avanti in città il progetto di un secondo impianto – va anche detto, in proposito, che per l’anno 2024 Socrem prevede importanti investimenti, destinati a migliorare ulteriormente la capacità del forno crematorio di Staglieno”.