Il caso

Picchetto ambientalista sotto il pino di Castelletto: “Aster non tocchi questo albero”

Nuova protesta davanti a turisti, residenti e operai della partecipata, durante l'intervento definitivo di rimozione della pianta

Generico novembre 2023

Genova. Un gruppo di ambientalisti, tra cui il presidente del circolo Nuova ecologia Andrea Agostini, questa mattina si sono nuovamente dati appuntamento sotto il pino di Castelletto tagliato da Aster nei giorni scorsi.

Seconda protesta in due giorni, oggi, per impedire la rimozione definitiva del tronco, ormai già “mutilato” nel fine settimana dei caratteristici rami contorti sulla balconata più famosa della città.

“Gli alberi vanno curati, non tagliati”, lo slogan ripetuto dagli ambientalisti – una manciata di persone, che però hanno impedito il lavoro dei tecnici Aster – davanti a tanti turisti e residenti che con aria interrogativa hanno assistito alla scena.

Generico novembre 2023

Gli ambientalisti hanno oltrepassato le transenne e hanno deciso di presidiare il tronco. Sul posto è intervenuta anche la polizia locale. Una protesta pacifica che però ha fatto sollevare qualche polemica da parte di alcuni abitanti di Spianata. Una donna ha affermato che l’albero, come spiegato d’altronde anche da Aster, rischiava di sradicarsi a cadere: “Andate a protestare per la sanità o per gli asili, non per gli alberi malati”, ha urlato ai manifestanti.

Aster nei giorni scorsi ha giustificato l’intervento di rimozione di un albero storico e scenografico come il pino di Castelletto ricordando che il pino era pericolante. Le radici non erano più ben ancorate al terreno, a quanto pare, e il fusto pesantemente curvato si era inclinato ulteriormente durante l’ultima ondata di maltempo. Insomma, la pianta avrebbe potuto crollare, dicono dalla partecipata comunale.

Presto il pino sarà sostituto con un esemplare simile ma più piccolo. Un’eventualità che non convince associazioni come Legambiente e Italia Nostra, e che ha portato la consigliera Cristina Lodi a parlarne in consiglio comunale: “Trovo davvero inaccettabile che attraverso cavilli di tipo regolamentare sia stato respinto l’articolo 55 che richiamava le responsabilità riguardo al verde cittadino e la mala gestione di questa amministrazione – dice Lodi – il Comune dimostra non solo noncuranza nei confronti degli alberi storici, ma anche poca attenzione, anzi direi non considerazione, rispetto a tutte le norme del Regolamento Comunale del Verde, che sono molte e che risultano, a oggi, prevalentemente non applicate. Il Comune di Genova, in conformità con i principi sanciti dall’articolo 9, comma II, della Costituzione, riconosce: l’importanza vitale che il verde riveste come componente fondamentale del paesaggio, nonché come bene comune da tutelare, sia per il benessere delle persone che per la salvaguardia dell’ambiente presente e futuro; che il verde, sia pubblico che privato, è elemento di indiscutibile valore per l’ambiente e per l’igiene dell’aria, dell’acqua e del suolo; ed assume importanza fondamentale negli aspetti sociali e nel miglioramento qualitativo delle condizioni di vita. Il Comune di Genova, con il presente Regolamento e nell’osservanza dei principi ed indirizzi fissati dalle leggi vigenti, fatto salvo quanto previsto dalla sovraordinata normativa vigente in materia, intende tutelare il verde pubblico e privato del proprio territorio, in quanto esso costituisce importante risorsa naturale e patrimonio storico – ambientale della città”.

“Ripresenterò l’art 55 perché credo fermamente che l’attenzione e la cura degli spazi verdi cittadini siano di responsabilità diretta dell’amministrazione, in quanto essi rappresentano infrastrutture fondamentali sia per motivi di tipo climatico, sia culturale e paesaggistico – conclude Lodi – Genova e i suoi alberi hanno una tradizione che con questa amministrazione rischia di finire. Per questo, martedì prossimo ripresenterò in aula la questione con ancora più insistenza e convinzione”.

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