Genova. Quando la funivia di Forte Begato sarà in funzione, il parco urbano delle Mura e dei Forti, compresa la zona del Peralto, sarà completamente chiuso ai veicoli privati. È una delle novità emerse oggi durante la commissione consiliare sul tema a Palazzo Tursi con la partecipazione di una cinquantina di cittadini contrari alla realizzazione dell’opera.
“È parte integrante del progetto che abbiamo in mente liberare completamente dalla circolazione delle auto tutta la zona della strada dei forti e del parco del Peralto – conferma a Genova24 il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Pietro Piciocchi -. Non ce ne sarà più bisogno. Avremo da una parte la funivia, dall’altra la funicolare Zecca-Righi, poi potrà esserci un collegamento attraverso una navetta elettrica“.
Ad oggi tutta la strada di circonvallazione tra il Righi e Granarolo, denominata via del Peralto e via al Forte di Begato, è sempre percorribile da tutti i mezzi a motore. Ed è assai comune tra i genovesi raggiungere la zona in auto in moto per poi fermarsi per un picnic, allenarsi sul percorso ginnico o partire per un’escursione. I più volenterosi se la fanno a piedi dalla stazione terminale dalla funicolare (o da quella della cremagliera), ma il mezzo privato è di gran lunga il più utilizzato per le scampagnate sulle alture della città vecchia.
D’altra parte il trasporto pubblico non offre comode alternative. In passato il sindaco Marco Bucci e Amt avevano ipotizzato la creazione di una linea dedicata da attivare almeno nei periodi di maggiore affluenza, nel weekend e nei giorni festivi della bella stagione. Il principale ostacolo è di tipo viabilistico: il ponticello che attraversa il fossato delle mura storiche presenta limitazioni di transito a 2 tonnellate di peso e 2,20 metri di larghezza. Misure che non consentono certo il passaggio di un bus, per quanto di piccole dimensioni. Al massimo un minivan.
Un esperimento del genere partì nel 2021 con una navetta messa a disposizione dalla ditta privata GenovaRent al sabato e nei festivi: partenza da Brignole, fermate intermedie in centro e in corrispondenza dei vari forti, costo del biglietto andata e ritorno 14 euro. Ben presto il servizio fu interrotto. Esiste una strada alternativa, via al Parco del Peralto, che parte da via Balestrazzi e sbuca nei pressi del parcheggio, ma oltre ad essere lunga, stretta e tortuosa non offre il collegamento diretto con la funicolare.
Col controverso impianto che passerà sul Lagaccio, in grado di portare 840 persone all’ora secondo i calcoli dei progettisti, il Comune vuol fare sul serio: “Da Righi sino al Peralto non andrà più un’auto, come è giusto che sia, proprio nella logica della valorizzazione del Parco delle Mura come sito di pregio ambientale – ribadisce Piciocchi -. Mentre oggi, se si guarda quello che c’è lassù in una domenica di bel tempo, è uno sfregio ambientale, nel senso che è un’area completamente occupata dalle macchine. Invece si va in una direzione molto più sostenibile”.
Per raggiungere l’area picnic, insomma, si dovrebbe salire fino a Forte Begato per poi tornare indietro con una navetta, a meno di non adeguare il ponte per consentire un più agevole collegamento col Righi. In ogni caso, sicuri che lo stop alle auto non crei malumori? “In questa città qualunque cosa tu faccia porta a contestazioni. Se, come pensa la minoranza, l’alternativa è tenere tutto fermo per scontentare nessuno, io non cosa farci. Abbiamo una concezione diversa del fare politica e della responsabilità che ne consegue – replica Piciocchi -. Io dico che la funivia è veramente il progetto di una città moderna, che guarda al futuro e alla realizzazione di infrastrutture di trasporto che ci permetteranno di salutare la gomma“.