Genova. La prevista “mareggiata storica” ha causato molti problemi lungo tutta la costa ligure, da Imperia alla Spezia passando per Savona, e Genova non è da meno. Dalle prime ore di venerdì le onde si sono abbattute con forza sul litorale del capoluogo ligure, provocando molti danni – destinati inevitabilmente ad aumentare – pesantissimi disagi e anche alcuni feriti. Dal pomeriggio il mare ha fortunatamente iniziato a calare.
Nervi, la passeggiata “sparisce” sotto le onde
A Genova le situazioni più critiche a Quinto, a Nervi e a Voltri. A Quinto la polizia locale ha chiuso parzialmente un tratto di via di Murcarolo, quella più esposta alla forza del mare, per tutelare automobilisti, scooteristi e anche pedoni, e il ristorante Pier è stato gravemente danneggiato dalle onde. A Nervi la sorvegliata speciale è la passeggiata Anita Garibaldi: “Via di Murcarolo è stata in parte transennata dai vigili in via precauzionale – conferma il presidente del Municipio Levante Federico Bogliolo – Stiamo tenendo d’occhio la passeggiata di Nervi, ma non abbiamo registrato danni importanti. Qualche disagio, ma nulla di troppo grave fortunatamente”. Chiuso l’accesso anche alla spiaggia di Boccadasse. La passeggiata rimarrà chiusa fino a nuove disposizioni.
Voltri, passeggiata danneggiata dalle onde. L’Aurelia invasa dall’acqua tra Arenzano e Cogoleto
Anche a Voltri la passeggiata, già duramente colpita dalla mareggiata del 2018 e per questo sottoposta a lavori di rifacimento, è stata invasa dalle onde, che hanno superato le barriere provocando allagamenti e danneggiando nuovamente le assi da poco riposizionate. Anche questa passeggiata rimarrà chiusa fino a nuovo ordine.
Ad Arenzano e Cogoleto il mare è finito sull’Aurelia, con conseguenti chiusure (e riapertura in serata), e anche nel Levante ligure la mareggiata ha causato gravi problemi. Ad Arenzano, in particolare, un tratto del muretto davanti al Grand Hotel è stato distrutto dalla potenza delle onde.

All’aeroporto Colombo, le onde hanno superato la barriera e sono finite in pista (video rete Limet, sotto): “Stiamo monitorando attentamente la situazione, in constante evoluzione – spiega l’assessore regionale alla Protezione Civile, Giacomo Giampedrone – Ci sono criticità diffuse e generali anche importanti, ma per ora nulla di infrastrutture riguardante strade o ferrovie. Il mare stasera dovrebbe decrescere, ma per sabato abbiamo una nuova allerta. Domenica, dopo il nuovo passaggio perturbato, il mare tornerà a crescere”.
Con l’avviso per burrasca forte e mareggiata intensa, il Comune ha fatto scattare il divieto di transito ai motocicli, mezzi telonati e furgonati sulla sopraelevata, la chiusura al pubblico di giardini e parchi storici e di tutti i cimiteri, e ha chiuso tutti gli accessi pubblici al mare e alle scogliere del territorio comunale.
Questo non ha impedito, comunque, che alcune persone si avvicinassero alle scogliere per osservare da vicino la forza del mare. Con conseguenze anche gravi: in mattinata un 48enne che si trovava sugli scogli a Punta Vagno è stato trascinato in acqua e sbattuto più volte contro gli scogli dalle onde. Recuperato da vigili del fuoco e Capitaneria di Porto, è stato portato in codice rosso all’ospedale San Martino con traumi e fratture. Altre due persone – un altro uomo sugli scogli alla Foce e una giovane che correva a Quinto – sono rimaste ferite in modo lieve.
La situazione nel Levante: a Camogli crolla la veranda di un ristorante
Grandi disagi e attenzione massima anche nel Levante. Da Portofino a Santa Margherita Ligure passando per Rapallo e in generale il Golfo Paradiso, le onde sono sorvegliate speciali, e in molti casi hanno superato le barriere e sono arrivate nelle cittadine.
A Camogli le onde, lunghissime, hanno fatto cedere la veranda di un ristorante che sorge direttamente sulla spiaggia, nei pressi del tratto libero: le immagini, condivise sui social dal Metereologo Ignorante, mostrano la struttura accartocciarsi su se stessa nel giro di pochi istanti. Moltissimo il materiale trascinato sulla passeggiata a mare, che è stata interdetta al passaggio, e molti tavolini e dehor sono stati spazzati via dalla furia delle onde. Il mare ha invaso le spiagge anche a Bogliasco, Sori e Recco.
Nessun ferito ma tanta paura a Portofino per quello che da molti turisti, residenti e commercianti è stato percepito come uno tsunami. Un’onda anomala è penetrata attraverso il porticciolo della celebre località è ha invaso moli e piazzette sorprendendo anche gli avventori di alcuni dehors. La foto dei turisti che si alzano dai tavoli in fretta e furia e fuggono dal mare, rilanciata dalla pagina del Centro Meteo Limet, è diventata virale in pochi minuti. Purtroppo però si registrano anche danni ingenti per i locali e i negozi a piano strada, invasi dalle onde. Il mare ha danneggiato anche diversi gozzi ormeggiati nel porticciolo.
Foto di Leonora Senarega
A Rapallo, il sindaco Carlo Bagnasco ha assicurato che la nuova diga sta proteggendo il golfo cittadino, distrutto nel corso di un’altra mareggiata storica, quella del 2018. È stata invece precauzionalmente e temporaneamente chiusa al traffico via San Michele di Pagana, all’altezza del centro abitato di San Michele. Anche a Chiavari il mare è arrivato in città, e le onde, alte diverse metri, hanno superato anche la diga.
A Sestri Levante, il mare ha causato allagamenti. Nel centro storico, soprattutto in piazza Matteotti e in corso Colombo (allagamenti davanti agli esercizi commerciali) e a Riva Trigoso, nella zona di via Colombo e a Riva Ponente, dove si sono rotte alcune chiusure di protezione. Gli operatori comunali sono al lavoro per liberare i tombini e le caditoie per consentire il deflusso delle acque, e il sindaco Francesco Solinas è in presidio sul territorio insieme con i tecnici comunali, la Polizia Municipale e la Protezione Civile per comprendere l’entità dei danni e per monitorare la situazione.

Le gallerie di Moneglia sono state state chiuse al traffico. Sempre a causa del mare, l’Aurelia è stata provvisoriamente chiusa al traffico al km 475,300, tra Sestri Levante e Lavagna, all’altezza di galleria Sant’Anna, e sul posto è intervenuto il personale Anas per la gestione della viabilità. La strada è stata poi riaperta in pomeriggio.
Disagi per i treni
La circolazione è statarallentata a Levante e Ponente a causa dei danni provocati dalla mareggiata. In alcuni punti le onde sono arrivate sui binari. A Manarola è stato danneggiato il muraglione della stazione. Si registrano ritardi nell’ordine dei 20-30 minuti. Alcuni Intercity Ventimiglia-Milano e viceversa sono stati limitati a Finale Ligure.
Toti: “Chiediamo lo stato di emergenza”
“È in corso una forte mareggiata sulle nostre coste del centro e levante ligure, con danni nei Comuni costieri per quanto riguarda banchine mobili, gazebo, paiolati, allagamenti. Domani è prevista una nuova allerta meteo per piogge intense e persistenti e ci aspettiamo una domenica di burrasca sul mare. Ritengo quindi che nella prossima riunione di giunta dichiareremo lo stato di emergenza regionale, verificando nelle ore successive con il ministro Musumeci e il capo del dipartimento della Protezione civile Curcio la possibilità di agganciarci allo stato di emergenza nazionale, non appena avremo tirato le somme della situazione complessiva. Tra lunedì e martedì faremo una prima ricognizione dei danni con i sindaci dei Comuni costieri per coprire le somme urgenze”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, nel corso della riunione odierna di giunta.
Nuova allerta meteo
Ancora una allerta arancione per il levante ligure, con i territori di Tigullio e Spezzino che nella serata di sabato 4 novembre, dalle 18 entreranno nuovamente in regime di allerta meteo per i medi e grandi bacini. Per Genova, al momento, l’allerta sarà gialla e partirà alla stessa ora.

È infatti in arrivo una nuova perturbazione che interesserà particolarmente il Centro e il Levante della regione tra il tardo pomeriggio di domani, sabato 4 novembre, e la mattinata di dopodomani, domenica 5 novembre. Si attendono piogge diffuse e persistenti, soprattutto sul Levante, con linee temporalesche localmente forti ma non stazionarie.
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