Genova. Il 25 novembre, la Cucina Popolare Genovese ha celebrato il primo anno di significativa attività con “Una Serata di Speranza“, un evento che ha messo in luce l’essenza e il valore del loro progetto sociale. Questa iniziativa non si limita al semplice fornire pasti, ma si impegna a creare un ambiente di coesione e solidarietà comunitaria, dove mangiare insieme diventa un’esperienza condivisa che arricchisce il tessuto sociale.
Durante l’evento, alla presenza di personalità come il Vice Sindaco di Genova Pietro Piciocchi, l’Onorevole Luca Pastorino, il Consigliere Regionale GianniPastorino, il presidente del Municipio IV Maurizio Uremassi, i testimonial Claudio Onofri ed Enrico Nicolini, è stato enfatizzato il ruolo vitale del Municipio Media Valbisagno e del Distretto Sociale nel sostenere l’iniziativa. Presente anche l’ex presidente municipale Roberto D’Avolio, tra i soci fondatori.
Un particolare riconoscimento è stato espresso per la Fondazione Passadore, il cui sostegno ha avuto un impatto significativo. La Fondazione ha infatti contribuito in modo fondamentale al progetto, specialmente attraverso l’acquisto della nuova cucina, rafforzando il ruolo della trattoria sociale come fulcro di incontro e solidarietà.
Il presidente Marco Furnò e il socio fondatore Aldo Milfa hanno condiviso il loro entusiasmo e gratitudine per i successi ottenuti. Furnò ha affermato: “La Cucina Popolare è diventata un simbolo di speranza e di unione, grazie all’impegno di molti, incluso il cruciale supporto della Fondazione Passadore.” Nel suo primo anno, la Cucina Popolare ha servito oltre 6.000 pasti, assistendo regolarmente 80 persone. Questi risultati non solo mostrano il successo del progetto, ma anche l’impegno continuo verso l’inclusione e il sostegno sociale.
La serata “Una Serata di Speranza” ha rappresentato un momento per celebrare questi traguardi e per rinnovare l’impegno verso la crescita e l’espansione futura del progetto, con l’obiettivo di rimanere un punto di luce e di speranza nella comunità