Genova. “40 milioni di euro per un’opera inutile, nessuna compensazione o indennizzo per gli abitanti e pochi spiccioli rimasti per valorizzare il sistema dei forti”. Un centinaio di persone, esponenti della rete dei comitati cittadini, questa mattina ha manifestato davanti a palazzo Tursi per dire no alla realizzazione della funivia tra la Stazione marittima e forte Begato. In via Garibaldi soprattutto rappresentanti del collettivo Con i piedi per terra e del coordinamento associazioni Oregina e Lagaccio, il quartiere maggiormente interessato dalla costruzione dell’impianto voluto dal Comune di Genova.
La protesta è andata in scena in occasione della commissione consiliare che si è svolta in aula rossa. Alcuni esponenti dei comitati hanno anche presenziato alla commissione ascoltando i quesiti posti dai consiglieri e dagli esperti auditi e le risposte fornite dai tecnici, più che altro dall’architetto progettista Cillara Rossi e dall’assessore ai Lavori pubblici Pietro Piciocchi.
Nessuna grande novità, dalla commissione, in merito all’opera, sulla quale è in corso – ma sospesa – la conferenza dei servizi e che dovrà essere realizzata entro il 2026 per poter usufruire dei 40 milioni messi a disposizione dal fondo complementare del Pnrr.
Ancora una volta le critiche arrivate sono state relative all’impatto della funivia sul quartiere del Lagaccio, sulla mancanza di un progetto chiaro per forte Begato, dove sarà costruita la stazione di arrivo, sulla reale utilità dell’impianto come servizio di trasporto pubblico e sui costi di gestione e manutenzione.
Non è stato reso noto il contenuto dello studio sulle ricadute socio-economiche della funivia sulla città commissionato a Deloitte dal Comune per 30mila euro. Uno studio che avrebbe dovuto essere pronto quasi un mese fa ma che non è ancora stato completato.