Milano. Un centinaio di persone hanno dato vita questa mattina a un presidio davanti alla sede di Acciaierie d’Italia in viale Certosa, a Milano. Presente anche una delegazione di lavoratori dello stabilimento di Cornigliano. Per la giornata di oggi sono state proclamate otto ore di sciopero unitario per ogni fabbrica.
Una giornata che probabilmente sarà cruciale per il futuro dell’azienda perché proprio oggi a Milano si tiene l’assemblea dei soci dalla quale potrebbero emergere novità a valle della trattativa segreta tra Governo e ArcelorMittal.
“La situazione è disastrosa, non abbiamo ancora certezze sul futuro. Speriamo che questa riunione possa risolvere le problematiche che denunciamo da tempo”, spiega Paolo Olmari della Rsu Fim Cisl di Cornigliano.
“Vogliamo ribadire chiaramente che non si può più aspettare, i soci devono prendere una decisione. Ci sono 20mila lavoratori che sono in condizioni di incertezza, rischiando quotidianamente la vita. Non si può rimanere ancora in questa situazione – dice Loris Scarpa coordinatore nazionale siderurgia per la Fiom-Cgil -. Protestiamo per la totale incapacità del governo, azionista attraverso Invitalia, di assicurare una prospettiva positiva alla vertenza. Con la mobilitazione di oggi vogliamo dare un segnale chiaro: noi non molleremo e continueremo fino a quando la vicenda non verrà risolta. E per noi la soluzione della vicenda significa che ci sia una azienda in grado di poter decidere, investimenti sugli impianti e l’ambiente e soprattutto lavoro per tutte le 20mila persone del gruppo”.