Genova. È sicuramente un dato di fatto che negli ultimi anni, complice anche l’immissione sul mercato di prodotti di grande effetto scenografico destinati ad utilizzatori non professionisti, si sia consolidata la consuetudine di accendere artifizi pirotecnici per festeggiare i più disparati eventi.
Accanto al mercato cosiddetto legale, già di per sé non privo di rischi, è cresciuto un fiorente mercato parallelo il quale, favorito dalla possibilità di eludere i controlli facendo ricorso ai canali online, sembra ignorare anche la più elementare delle norme di sicurezza.
Per questo è evidente quanto sia necessario per le forze dell’ordine implementare vigilanza e controlli ma le stesso operazioni di sequestro e custodia comportano anche dei rischi per gli operatori che intervengono. Per questo ieri, a un mese dall’avvio delle festività natalizie, per tutta la giornata nell’aula magna della caserma del VI reparto mobile di Bolzaneto si è svolto un seminario di formazione organizzato da Salvatore Scala presidente Anps Genova e dal responsabile del nucleo artificieri della Polizia di Stato Federico Canfarini.
All’incontro hanno partecipato circa 200 persone tra poliziotti, guardia di finanza, polizia locale ma anche vigili del fuoco e pubbliche assistenze. Alla prima parte della giornata hanno partecipato anche il Questore di Genova Orazio D’Anna e l’assessore comunale alla protezione civile Sergio Gambino.
Nel corso della mattina si sono susseguiti diversi relatori che hanno affrontato a 360° il tema degli esplosivi pirotecnici, sia quelli legali sia quelli illegali.

“Anche quelli che vengono venduti quasi come giocattoli hanno una loro pericolosità, soprattutto se mal conservati” ha spiegato davanti a una sala piena l’ispettore Canfarini che ha parlato nel suo intervento del confine a volte ‘sottile’ tra ordigni home made ed esplosivi pirotecnici. Nel pomeriggio Canfarini ha anche effettuato una dimostrazione pratica (VIDEO) sulla reazione di alcuni di questi artifizi pirotecnicnici se messi a contatto con l’acqua.