Genova. Un sospiro di sollievo e una ripartenza che è un’iniezione di fiducia per la Sampdoria, Andrea Pirlo e i suoi ragazzi. Il tabù del Ferraris è crollato sotto due reti di Borini e le respinte di Stankovic e la squadra è sembrata più concreta nelle azioni con meno partenze dal basso (troppo rischiose) e maggiore densità in tutti i reparti. Lo sfilacciamento e le distrazioni fatali erano state determinanti nel risultato finale, soprattutto in casa. Questa volta non è andata così.
Per Caserta è stata questione di episodi e di fortuna. Anche Pirlo sottolinea che le cose sono andate bene, nonostante la traversa del primo tempo.
“I ragazzi si sono tolti il peso di vincere davanti ai tifosi, è stata una liberazione. Giocavamo sempre tutte le partite con la voglia di vincere in casa, aspettavamo da tanto questo momento” dice il mister in conferenza stampa.
Oggi si è vista una squadra più calata nella categoria, anche nello spirito, con duelli vinti e maggiore cattiveria sportiva. “Quando vinci i duelli individuali ti portano a vincere anche le partite, i ragazzi hanno avuto un atteggiamento ottimo sin dall’inizio, c’era un’atmosfera diversa, avevamo sensazioni buone. Possiamo giocarcela con chiunque e teniamo conto che oggi avevamo due centrali del 2003, una squadra giovane non abituata a determinate situazioni”.
Protagonista è stato Stankovic, che ha dato prova di reattività tra i pali con almeno tre parate decisive: “A parte prime partite dove ha fatto qualche errore, dice Pirlo, è un ragazzo che può solo migliorare, deve crescere di personalità ed essere più attivo nel guidare il reparto, ma ci stiamo lavorando”.
Il risultato positivo era necessario come il pane e Pirlo elogia i suoi ragazzi: “Se lo meritano, è un gruppo sano, lavorano duro e anche le partite devono interpretarle come l’allenamento. Volevamo tutti vincere in casa da tempo per liberarci la mente, alzare l’autostima e ora dobbiamo ripartire da qui, non abbiamo fatto niente e ora prepariamo la partita di sabato”.
La partita omaggio a Paolo Mantovani nel trentennale dalla scomparsa, la presenza di Manfredi e Radrizzani in tribuna, c’erano in effetti tutti gli ingredienti per fare bene: “Non potevamo sbagliare − dice Pirlo − anche la festa per il vecchio presidente era importante, meritava solo che una vittoria, l’abbiamo fatta bene e ora dobbiamo già pensare alla prossima”.
La doppietta di Borini mostra quanto questo giocatore sia importante per trascinare l’ambiente: “L’abbiamo comprato per questo − commenta Pirlo, sorridendo − l’aspettavamo, c’è bisogno lui di fare gol, per creare entusiasmo e dare energia, è sempre il primo che arriva e l’ultimo ad andare via, è un traino per tutti, si meritava questa giornata anche lui”.
Questa è anche la prima partita in cui la Sampdoria non ha subito reti, con tra l’altro la coppia inedita Facundo Gonzalez – Ghilardi: “Stanno crescendo e devono farlo in fretta, il tempo non aspetta. Sono stati sul pezzo per 95 minuti. Facundo ha giocato la prima partita da centrale a 4 dopo la partita ad Ascoli a 3, ed è stato fficace in tutti gli interventi”.
C’è una nota stonata purtroppo: Pedrola probabilmente ha visto riacutizzarsi il vecchio problema e sarà da valutare.