Genova. I migranti sbarcati questa mattina nel porto di Genova dopo il salvataggio effettuato dalla Geo Barents, la nave di Medici senza frontiere, resteranno in Liguria. Lo comunica il prefetto Renato Franceschelli che è sulla banchina di Ponte Doria dove sono in corso le operazioni di accoglienza. Il ministero ha disposto che resteranno tutti in Liguria e distribuiti in rapporto alla popolazione: metà su Genova e il resto nelle province.
“In provincia continuiamo a tentare di ampliare la rete di accoglienza − spiega − e in questo momento, con i sacrifici che fa tutta Italia nel garantire nuovi posti, ci stiamo provando anche in provincia di Genova. I numeri sono cresciuti non è certo una novità”.
È normale che anche Genova sia stata scelta come porto di sbarco: “Deriva dalla rotazione che stanno operando in questi mesi. Genova è stata già indicata per tre operazioni di sbarco, ma tra maltempo e problemi alla nave le precedenti assegnazioni sono state poi dirottate”.
Resta comunque il problema dei posti disponibili: “Le tende non possono essere una soluzione per lungo tempo − aggiunge il prefetto − spero che prima dell’inverno le sostituiremo, ma con 400 arrivi sulla Liguria era l’unica soluzione praticabile. L’hub vero arriverà quando troveremo un posto degno di questo nome per farlo, perché è ovvio che l’hub deve avere tanti numeri. Se faccio un hub di 50 posti, dopo due viaggi si è riempito e non serve più a niente”.