Genova. La proposta arriva nella sede più adatta, in effetti, ovvero l’assemblea nazionale dell’Anci, l’associazioni dei Comuni italiani. Tutti i sindaci a rapporto nel padiglione Blu della Fiera, e quello di Genova, Marco Bucci, lancia una proposta destinata a far discutere: “L’inno d’Italia? sia chiamato La Genovese, così come l’inno francese è chiamato La Marsigliese”.
Il primo cittadino non è nuovo a iniziative tese a ribadire i “copyright” della Superba. Ricordiamo la questione degli “arretrati dell’affitto della bandiera di Genova” chiesti al Regno Unito. Ma questa volta gli appigli storici sono di più semplice reperimento.
“L’inno nazionale è stato suonato per la prima volta a Genova, nel santuario di Nostra Signora di Loreto, nel quartiere di Oregina, su un promontorio che si affaccia sulla città – ricorda Bucci – e gli autori che l’anno musicata e scritta sono genovesi o hanno vissuto a Genova, Goffredo Mameli e Michele Novaro”.
Ma perché venne suonato l’inno nazionale a Oregina? Era il 10 dicembre 1847, e in occasione della celebrazione dello scioglimento del voto a ricordo della cacciata degli austriaci del 1746, migliaia di patrioti erano accorsi a Genova per rinnovare il ringraziamento alla Madonna per la liberazione della città dal nemico.
A quella manifestazione partecipò anche Goffredo Mameli intonando il suo inno e sventolando bandiere tricolori. A eseguire l’Inno era la Filarmonica di Sestri Ponente, la stessa banda che ancora oggi suona la canzone in occasione delle celebrazioni di quell’avvenimento.