Genova. La Geo Barents è attraccata sulla banchina di Ponte Doria poco prima delle 7:45. Lo sbarco è stato ultimato dopo le 15. L’unità di ricerca e soccorso di Medici senza frontiere ha salvato 63 migranti nella notte tra sabato e domenica scorsi nel Canale di Sicilia ed è stata assegnata dal governo al porto di Genova secondo la consuetudine attivata da da diversi mesi con una rotazione dei porti di assegnazione per non sovraccaricare troppo quelli del Sud.
Dopo l’esame dei medici e tecnici dell’Usmaf, l’organo del ministero della Salute che si occupa di sanità in ambito marittimo, che prevendono screening preliminari a bordo, le persone hanno iniziato a scendere secondo un ordine di priorità stabilito dallo stesso ufficio. Le prime sono state le nove donne a bordo. Una di esse è incinta. Sulla nave, secondo le prime informazioni, ci sarebbe anche un uomo ferito da un proiettile in Libia e anche una decina di minori non accompagnati, tra cui una ragazzina di 14 anni. Bangladesh, Sudan, Nigeria, Ghana, Ciad, Niger, Costa d’Avorio, Mali, Eritrea e Guinea Bissau le nazionalità di provenienza delle persone.
Lo sbarco avviene a gruppi di dieci persone. La Croce Rossa ha allestito un gazebo proprio ai piedi della nave per consentire l’identificazione e il fotosegnalamento di chi scende.
A terra sono in corso anche le visite mediche a cura del personale della Asl 3 che ha allestito un ambulatorio mobile. La prefettura ha incaricato la protezione civile comunale di coordinare le attività di accoglienza.
L’assessore competente Sergio Gambino conferma: “Non ci sono particolari criticità sullo stato di salute, secondo le prime informazioni. Le persone saranno accompagnate a fare la doccia, forniremo vesititi puliti, poi verranno sottoposte alle visite più approfondite della Asl e successivamente si passerà alla fase di identificazione e fotosegnalamento. Abbiamo predisposto dei pasti, sia la colazione sia il pranzo e poi, in base a quello che deciderà la prefettura arriveranno pullman e trasferiti alle destinazioni dei Cas, i centri di accoglienza straordinaria, dove poi verranno inseriti. I minori non accompagnati sono una decina. Ci segnalano una bimba di 14 anni e il Comune di Genova se ne prenderà subito carico, sarà tra le prime a scendere”.
Metà delle persone sbarcate resteranno a Genova, gli altri verranno distribuiti in Liguria.