Genova. Il 40% dei piccoli imprenditori non ha le competenze finanziarie necessarie per prendere decisioni cruciali per il futuro dell’azienda. Parte da questa considerazione il progetto Piccole imprese, scelte grandi lanciato dalla Banca d’Italia e presentato oggi nella sede di Genova dalla direttrice Daniela Palumbo: una serie di lezioni e incontri gratuiti per districarsi nel complesso mondo delle banche, del credito e non solo.
“È un’iniziativa per innalzare la cultura finanziaria delle micro e piccole imprese – spiega Palumbo -. Esiste una correlazione tra le competenze finanziarie di un imprenditore e le performance aziendali, ma la correlazione è anche con le dimensioni aziendali. Dalla nostra indagine è emerso che meno del 40% delle microimprese è in possesso di competenze finanziarie, un dato importante perché nel nostro Paese l’incidenza di queste imprese è elevata: a questa componente fa capo oltre il 45% del valore aggiunto e il 64% del totale degli addetti“.
In Liguria il peso delle microimprese è ancora maggiore. Alla conferenza stampa hanno partecipato anche il presidente della Camera di commercio di Genova Luigi Attanasio, il segretario generale di Confartigianato Liguria Luca Costi, la responsabile regionale credito di Cna Liguria Daniela Locati, il presidente dei giovani imprenditori di Confcommercio Liguria Daniele Pallavicini e il presidente di Cia Liguria Stefano Roggerone: tutte realtà che parteciperanno al progetto coinvolgendo i propri associati.
La prima iniziativa sarà Scelte finanziarie e rapporti con le banche, una serie di incontri sui temi di base della finanza aziendale. Il percorso si concluderà a giugno. “La particolarità di questo progetto – prosegue Palumbo – è la formula: noi formeremo i formatori. Metteremo a disposizione lezioni online, ma i piccoli imprenditori potranno partecipare a incontri in presenza tenuti da docenti che sono rappresentanti di associazioni di categoria ed enti camerali formati da noi. Così si raggiungono tante imprese coinvolgendo meno persone: da soli non ce la faremmo. Lo scorso anno hanno collaborato solo Cna e Confartigianato ma adesso questo corso è aperto alla collaborazione di altri enti e associazioni”.