Genova. Un blitz discreto, in orario d’ufficio, ma che non è passato inosservato quello di oggi, venerdì 6 ottobre, da parte della guardia di finanza negli uffici del Comune di Genova a palazzo Tursi-Albini.
Nelle stesse ore in cui a far parlare in città è l’apertura del fascicolo – al momento senza ipotesi di reato né persone coinvolte – sul caso dei container, è su una vecchia vicenda, quella della fusione tra le aziende di trasporto Amt e Atp.
Le fiamme gialle si sono presentate più volte negli ultimi mesi, a dire il vero, nella sede del Comune di Genova e in Città metropolitana, l’altro ente coinvolto.
L’indagine, a carico di ignoti e coordinata dal sostituto procuratore Patrizia Petruzziello, è scattata nel 2021 come diretta conseguenza dell’esposto presentato da Autoguidovie che ipotizzava il reato di truffa aggravata.
La società privata di trasporti, lombarda, al tempo all’interno della compagine azionaria di Atp, era contraria alla fusione e aveva sostenuto di essere stata danneggiata dall’operazione.
Un primo accesso al Comune era avvenuto circa un anno fa e il pm aveva nominato anche un esperto contabile per vagliare le carte.
Fino a oggi l’inchiesta non ha avuto particolari colpi di scena e la società Autoguidovie ha perso tutti i contenziosi civili intentati. Ma non è escluso che ci siano invece state svolte decisive proprio nelle ultime ore.