Genova. Durante l’attività di monitoraggio delle zanzare, effettuato da Asl 3 e Comune di Genova a cadenza quindicinale, è stata rilevata nel pool di zanzare dell’aeroporto di Genova, la sospetta presenza di usutu virus, patogeno per gli uccelli, trasmesso potenzialmente e prevalentemente dalla zanzara comune (Culex sp.).
“Nonostante la casistica mondiale di trasmissione agli esseri umani sia estremamente rara, su indicazione dell’autorità sanitaria, dopo l’eventuale conferma dall’esito del campionamento, gli esperti di Asl e Istituto zooprofilattico, in collaborazione con il Comune, svolgeranno approfonditi sopralluoghi per verificare l’esistenza di eventuali focolai larvali e attuerà interventi di rimozione degli stessi, in un raggio di 200 metri dal punto di rilevazione – dichiara l’assessore comunale agli Animali Francesca Corso – voglio rassicurare che, allo stato attuale, non ci sono criticità o pericoli né per la salute umana né per quella degli animali di affezione“.
“Come già avvenuto in passato, il Comune, attraverso l’ufficio Animali, procederà a verifiche sul campo e a interventi di disinfestazione, qualora siano necessari per evitare il diffondersi del virus patogeno”, continua Corso.
I consigli. Nella zona interessata, si consiglia, a titolo precauzionale, di eliminare i ristagni d’acqua e di adottare misure di prevenzione individuale a protezione dalle punture delle zanzare.
Per esempio: utilizzare, con moderazione, repellenti cutanei da spruzzare o spalmare sulle parti scoperte del corpo; indossare quando si è all’aperto, soprattutto al tramonto e sino all’alba, indumenti di colore chiaro che coprano la maggior parte del corpo (camicie a maniche lunghe, pantaloni o gonne lunghi e calze); applicare e tenere attive, ove possibile, le zanzariere alle finestre e alle porte di ingresso. In caso di presenza di zanzare in ambienti interni, utilizzare i normali dispositivi anti-zanzare.
Cos’è l’Usutu. Si tratta di un’infezione aviaria di origine africana estremamente rara negli esseri umani. Prende il nome da un fiume dello Swaziland, in Africa meridionale, che scorre vicino alla località del Natal in cui fu effettuato il primo isolamento del virus in una zanzara Culex. Analogamente alla febbre da West Nile (West Nile fever), l’agente causale è un Flavivirus patogeno per gli uccelli. I due virus differiscono per la frequenza con cui si registrano casi di mortalità negli uccelli e per l’impatto sulla sanità pubblica .
Nell’uomo le infezioni da Usutu Virus (USUV) di cui si hanno notizie sono poche. Per l’Africa si conoscono finora solo due isolamenti da esseri umani, sulla cui sintomatologia clinica si sa quasi nulla. Nel primo caso (un adulto in Repubblica Centrafricana nel 1981) il paziente presentava febbre e rash cutaneo, nel secondo (un bambino in Burkina Faso nel 2004) febbre e ittero. Nel 2017 sono stati notificati inoltre 4 casi umani confermati di infezione da Usutu Virus da 2 Regioni (Lombardia e Lazio) in donatori di sangue, di cui solo 1 sintomatico. Attualmente non esiste una terapia specifica né una vaccinazione per l’Usutu.
Il Comune di Genova, in collaborazione con Regione Liguria, Alisa, Asl 3 e Istituto zooprofilattico sperimentale di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, partecipa attivamente al piano nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle Arbovirosi (PNA), elaborato dal ministero della Salute per monitorare la presenza di virus trasmessi da vettori artropodi, come ad esempio le zanzare, da oltre cinque anni.