Genova. E’ stato depositato presso gli uffici ministeriali il progetto definitivo del nuovo casello di Pegli, per il quale inizia ora il percorso della valutazioni di impatto ambientale. A proporlo Autostrade per l’Italia, che nel 2021 lo aveva inserito all’interno dell’accordo firmato con la struttura commissariale per la ricostruzione di Ponte Morandi e il Comune di Genova.
Il progetto presentato ricalca le prime ipotesi emerse nei mei scorsi e di fatti prevede una rimodulazione dello svincolo al fine di collegare direttamente l’A10 con il tracciato dell’Aurelia, evitando l’immissione in via dei Reggio, particolarmente ostica soprattutto per i mezzi di grandi dimensioni. Per fare ciò l’intenzione è quella di realizzare un passaggio sotterraneo, che supererà ‘da sotto’ l’impianto Carmagnani per arrivare infine sulla statale dove sorgerà una nuova rotonda.
Lo stanziamento previsto nell’accordo con cui Autostrade risarcisce il territorio colpito dal crollo di Ponte Morandi per quest’opera dovrebbe raggiungere i 100 milioni di euro, per una cantierizzazione di circa 24 mesi complessivi da inizio lavori. Nel dettaglio il nuovo svincolo ‘avvolgerebbe’ gli attuali giardini John Lennon, che sarebbero quindi riqualificati e “arricchiti” con tre nuovi campi da padel tennis, un campo multifunzione, alberi e aiuole a prato. L’elicoidale servirebbe per arrivare all’imbocco del nuovo tunnel che sarà scavato sotto gli attuali impianti della Attilio Carmagnani. Un passaggio questo che richiederà la gestione di alcune interferenze con gli oleodotti che servono l’impianto a rischio di incidente rilevante (il cui spostamento in area portuale potrebbe essere più lungo del previsto) e che sono già state quantificate e inserite nel conto spese.
Questo passaggio, inoltre, prevede la delicata gestione della cospicua falda freatica censita nei recenti lavori di adeguamento di messa in sicurezza operativa dei depositi Carmagnani: il tunnel passerà, infatti, propri in mezzo alla falda e il rischio è quello che i terreni contaminati relativi al deposito petrolchimico possano contaminare la falda. Per evitare questo saranno valuta la costruzione di barriere e ‘tappi’ di cemento per evitare il contatto tra terreni da bonificare e l’acqua
Il tunnel poi sbucherà a monte di via Pacoret de Saint Bon, la cui parte terminale sarà leggermente modificata, dopo aver superato anche il tracciato ferroviario, per poi sfociare sulla Aurelia con una nuova rotonda pensata per separare in parte i flussi di immissione con il casello della A10 e il traffico di attraversamento urbano nella direttrice est-ovest.
Assicurato il mantenimento dei giardini John Lennon – anche a costo di un piccolo ridimensionamento – come richiesto a gran voce dalla comunità locale (che in quell’unica area verde del quartiere negli anni ha creato un punto di ritrovo per associazioni e una sede aperta a tutti per iniziative comunitarie), resta nell’ombra il destino dell’area Fondega Sud, limitrofa alla A10 e che chiude a nord Multedo. Il quartiere da anni ne chiede la riqualificazione (era un deposito chimico di Eni, ora un deposito di mezzi Amiu) ma nel luglio 2022 proprio da Aspi era uscito un’idea progettuale di trasformarlo in un autoparco per i mezzi pesanti da 200 posti, con accesso diretto dall’autostrada. Un’idea che aveva immediatamente suscitato la protesta dei cittadini, ma che l’amministrazione comunale aveva poi derubricato come mera ipotesi.
Arrivata la pubblicazione ufficiale, scattano i sessanta giorni previsti dalla legge per la presentazione di osservazioni da parte del pubblico, osservazioni che saranno poi pubblicate sul sito ministeriale nella pagina dedicata al progetto.