Genova. La nomina di Carlo Pernat, dirigente sportivo e tra le più note figure nell’ambito del moto GP, ad ambasciatore di Genova nel mondo fa infuriare il coordinamento Liguria Rainbow. Gli attivisti liguri per i diritti Lgbt+ hanno infatti puntato il dito contro alcune dichiarazioni molto controverse rilasciate da Pernat alla Zanzara, il programma di Giuseppe Cruciani e David Parenzo in onda su Radio24.
Le dichiarazioni in questione si riferiscono a una puntata del 2016, quando Pernat, intervenuto in trasmissione, ai due conduttori aveva detto che: “Mi hanno proposto di fare una guida dei bordelli di tutto il mondo, ma non so se si può fare. Si va nei guai perché in Italia è vietato lo sfruttamento”, e ancora “Con i soldi che ho speso in p…e potevo comprarmi un’altra bella casa dove portare qualche bambina”, e “Le donne sono come i cani”. Poi commenti relativi al fatto che “un gay può andare con moto più dolci, quelle a tre ruote. Ma con le moto veloci no. Qui bisogna essere cattivi, duri, veloci, bisogna avere un cervello di un certo tipo. Non si può essere effeminati.”
“Il personaggio si discosta dai ragazzi dello stupro di Palermo solo per differenza di vedute sul piano zoologico – sottolineano da Liguria Rainbow – per lui le donne sono cani, per i secondi sono gatte, la differenza è minima. E dal sessismo si passa all’#omofobia: chi fa sport maschili non può essere gay (nemmeno trans?). Quale genovese rappresenta questo ambasciatore? Che la Giunta genovese fosse sessista e omofoba si sa da tempo, ora con questo biglietto da visita lo ammette apertamente”.
Pernat, oggi 75 anni, è stato nominato ambasciatore di Genova nel mondo lo scorso 13 ottobre, in occasione delle celebrazioni per la Giornata di Colombo. Il ruolo degli ambasciatori è quello di promuovere la città, dalla cultura alle tradizioni passando per l’economia e le relazioni sociali, nel mondo: “Non basta che a Pernat venga tolto il titolo, chiediamo che il Sindaco Bucci ammetta di distribuire titoli, incarichi e patrocini secondo criteri di vicinanza ideologica e convenienza, e si dimetta per aver mostrato di incarnare valori etici al di sotto della soglia della decenza umana