Trasformazioni

Assi di forza, avanzano le demolizioni a Gavette. Capannoni dell’ex Guglielmetti rasi al suolo

Si prepara il trasloco per 100 bus destinati ai piazzali di Staglieno e Marassi, Campora: "A Campi area buffer per 20-30 vetture"

demolizioni guglielmetti

Genova. Con l’avanzamento delle prime demolizioni sono entrati nel vivo i lavori di restyling per la rimessa delle Gavette, polo nevralgico del trasporto pubblico genovese che avrà un ruolo chiave anche nel futuro assetto delle linee di superficie, tutte elettrificate e organizzate in funzione degli assi di forza. Nello stesso tempo si prepara il trasloco dei bus, che verranno trasferiti in parte su piazzale Resasco, davanti al cimitero di Staglieno, in parte sulla copertura del Bisagno a Marassi e in misura residuale nell’area che il Comune ha acquisito a Campi.

Ormai pressoché rasa al suolo invece l’ex officina Guglielmetti, tranne la parte storica. In quest’area – destinata in parte a un’estensione del centro commerciale adiacente – sorgerà una terza rimessa, o meglio un polo per il ricovero e la manutenzione dei mezzi di Amt e Amiu grazie alle risorse sbloccate dal ministero dei Trasporti per l’acquisto dell’edificio, secondo quanto l’assessore Campora ha riferito di recente ai sindacati. Da gennaio inizieranno i lavori per creare un piazzale attrezzato in grado di ospitare 140 autobus.

I lavori alle Gavette fanno parte del primo lotto aggiudicato già a inizio 2022 al raggruppamento di imprese formato da Arco, Cosedil e Gemmo per un valore complessivo di circa 66 milioni. Sulla tabella di marcia c’è più di un anno di ritardo, ma la rimessa dovrebbe essere comunque pronta entro metà 2025, in tempo per l’entrata in funzione delle prime linee.

La futura rimessa Gavette sarà attrezzata per ospitare 50 dei 130 nuovi mezzi elettrici che presteranno servizio sulle linee di forza. Elemento cruciale sarà la copertura di 6mila metri quadrati con aree verdi e impianti sportivi, di cui una parte dedicata ai bambini dell’istituto comprensivo Staglieno che da sempre subiscono i disagi provocati dagli autobus e che hanno contribuito a suggerire la configurazione della piastra. “A fine ottobre ci incontreremo col dirigente scolastico per valutare le proposte dei ragazzi”, aveva annunciato negli scorsi giorni l’assessore Matteo Campora. Accanto alla piastra sorgerà una pensilina con pannelli fotovoltaici a servizio delle infrastrutture di ricarica della rimessa.

demolizioni gavette

Le ruspe sono entrate in funzione per abbattere i vecchi edifici espropriati sul lato di via Lodi, tra cui il magazzino dei fiori. Quando arriveranno i moduli abitativi per gli spogliatoi degli operai potranno continuare le demolizioni della parte a monte.

piazzale resasco divieti sosta

In piazzale Resasco, intanto, campeggiano ormai dalla scorsa estate i cartelli col divieto di sosta. Una trentina gli stalli auto cancellati per fare posto alle vetture – in tutto un centinaio – che man mano dovranno essere sgomberate dal piazzale. “Sarà necessario usare aree provvisorie – aveva spiegato Campora in commissione a Tursi -. L’80% dei mezzi andremo a collocarlo vicino alla rimessa Gavette: tutte le linee della Valbisagno andranno in zone limitrofe. Campi sarà un’area buffer per pochi bus, 20-30 mezzi che lavorano più sul Ponente”

Dopo le Gavette sarà il turno dell’altra rimessa della Valbisagno, quella di via Bobbio a Staglieno, che dovrà essere completamente abbattuta e ricostruita nonostante la contrarietà degli abitanti di via Vecchia e dintorni. Il progetto aggiornato prevede un edificio di minore impatto, con un parcheggio di interscambio da 420 posti e una rimessa per 50-60 bus elettrici. Nelle scorse settimane sono partiti i primi espropri destinati ai proprietari delle case da demolire, ma i rapporti coi residenti sono tutt’altro che pacificati e i tempi rischiano di allungarsi ancora.

Nella prima metà di ottobre sono cominciati i lavori su strada con gli interventi relativi alle sottostazioni elettriche 6 e 7, rispettivamente in via Paolo Mantovani e via Fiamme Gialle, nei quartieri di Sampierdarena e San Benigno. Si tratta del secondo lotto, quello più corposo da 195 milioni, affidato al raggruppamento Icm, Colas Rail e Leonardo, imprese leader nei settori delle costruzioni, impiantistica e alta tecnologia. Il contratto prevede la completa infrastrutturazione del sistema degli assi di forza compresi opere civili, impianti, sistemi tecnologici, nuove pensiline (oltre 300), nuovi capilinea, sistemazioni viabilistiche e tutti gli elementi a corredo.

 

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