Genova. Piano casa, ponte sullo stretto, terzo mandato per i sindaci. Sono i temi toccati dal ministro delle Infrastrutture e trasporti Matteo Salvini, intervenuto all’assemblea nazionale dell’Anci che si è aperta ieri all’ex Fiera. Salvini non ha risposto alle domande dei giornalisti, che lo hanno interpellato mentre faceva il giro degli stand tra strette di mano e consueti selfie ma ha toccato gli argomenti che più gli stavano a cuore davanti alla platea dei sindaci.
“Quando parlo di piano casa, parlo di un servizio integrato per tutti, non solo per chi mette la tenda fuori dalle università, ma anche per il professionista che prende 1.500-2 mila euro al mese e con gli attuali costi di affitto non ce la fa – ha detto – questa sarà una scommessa che spero insieme ai sindaci di vincere, non più modello anni Settanta, non più nuovi quartieri ma un diverso modo di concepire il piano casa”.
Poi il tema del terzo mandato: “Ritengo assolutamente sciocco, controproducente e lesivo del pubblico interesse dire di no al terzo mandato dei sindaci perché significa privarsi di professionalità e competenze – ha detto il titolare del Mit – così come ritengo sbagliato procrastinare la reintroduzione, con tutti i poteri conseguenti e l’elezione diretta, dei presidenti di provincia. Perché ritengo che il presidente di provincia non possa esse un dopolavorista, un volontario”, aggiunge Salvini, dato che la provincia “manutiene le strade su cui viaggiamo e le scuole”.
Sul ponte sullo stretto di Messina Matteo Salvini bacchetta le Sovrintedenze: “Ne ho già parlato più di una volta con il ministro competente, le sovrintendenze devono aiutare a fare le cose, non a bloccare, rallentare e complicare le cose – e lancia la frecciata – se deve arrivare uno da Milano, che fa il segretario della Lega, dopo 52 anni a fare il ponte tra Sicilia, Calabria ed Europa, per me è motivo di vanto”, dichiara Salvini indicando ancora una volta l’obiettivo “di aprire i cantieri entro l’estate 2024“.
All’Assemblea Anci anche il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara che ha illustrato il piano per il sud che prevede almeno 325 milioni di investimenti “su duemila scuole elementari del Mezzogiorno e in particolare su 245 istituti a maggiore rischio di dispersione scolastica”.
Valditara ha indicato che sono in programma “interventi con gli enti locali e le regioni dove si potrà generare forte sviluppo grazie all’insediamento di nuove scuole”. “Sono in programma investimenti per gli insegnanti, per favorire il tempo pieno, per formare docenti nelle realtà più disagiate – ha aggiunto il ministro – Ci sarà didattica sempre piu innovativa per combattere la dispersione scolastica oltre a stanziamenti per le attività sportive con nuova palestre. Contiamo di usare anche i fondi per le periferie perché parte una concezione in parte nuova della scuola, capace di sviluppare il territorio”.
Oggi nel padiglione Jean Nouvel anche la presenza del ministro della Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, che si è soffermato sulle ipotesi di spending review per gli enti locali arrivata con la bozza della Manovra di bilancio.