Liguria. Il recente aumento della presenza della vespa velutina vede concordi le associazioni di categoria con il vice presidente e assessore all’Agricoltura della Regione Liguria sulla necessità di rafforzare le azioni di contrasto.
“I nuovi casi di Genova destano preoccupazione, per cui abbiamo avviato interlocuzioni con il collega Giampedrone al fine di organizzare interventi di contrasto ad hoc – spiega il vice presidente Piana – a partire dalla formazione e dall’abilitazione di personale della protezione civile che, come assessorato all’Agricoltura, ci impegniamo a dotare di attrezzatura specifica”.
“Anche a Genova e il Liguria così potremo adoperarci con tempestività e capillarmente, come già nelle aree maggiormente a rischio della regione in cui il contenimento si è dimostrato efficace abbattendo il numero di esemplari di vespa velutina. Da inizio progetto (agosto 2019) ad oggi sono stati effettuati in Liguria 3.145 interventi, di cui 2.675 hanno riguardato la neutralizzazione di nidi di vespa velutina (circa l’85% del totale) e 470 altre specie, di cui è stata segnalata la presenza di nidi prevalentemente in prossimità di edifici pubblici“.
“Continuano e saranno così rilanciate le attività delle squadre incaricate dall’Ente Parco Naturale Regionale delle Alpi Liguri (Apiliguria – Sez. della Spezia, ALPA Miele – Sez. della Spezia, VAB di Bogliasco, PC di Taggia, PC di Garlenda, PC Riviera dei Fiori di Pompeiana, PC di Cervo, Rangers d’Italia – Sez. di Sanremo, PC di Vallecrosia, PC SS Trinità di Imperia e PC di Ospedaletti) e della protezione civile, sempre in collaborazione con le associazioni apistiche, per il contrasto alla vespa velutina” conclude l’assessore Piana.
L’allarme sulla vespa velutina era stato lanciato da Coldiretti: “Nonostante i numerosi allarmi, gli studi, le sperimentazioni e le numerose proposte di intervento, nel corso degli ultimi mesi l’invasione della vespa velutina (o calabrone asiatico) si sta facendo sempre più pesante sul territorio di Genova e provincia, con continue segnalazioni sia sulla costa che nell’entroterra e sulle alture – avevano detto Luca Dalpian e Paolo Campocci, presidente e direttore di Coldiretti Genova – una diffusione che ha in parte colto alla sprovvista anche i nostri apicoltori – commentano Luca Dalpian e Paolo Campocci, Presidente e Direttore di Coldiretti Genova – se non altro per la rapidità con cui si è diffusa all’interno del territorio”. Un problema che arriva d’oltralpe e che ormai da anni interessa l’intera regione, da ponente a levante, ma che nell’ultimo periodo sta purtroppo vessando il genovesato in maniera particolare, causando danni non da poco su diversi fronti e rischiando di creare problemi anche gravi sia al comparto apistico che alla salute della popolazione”.